La contraffazione è una problematica sempre attuale e per prevenirla bisogna agire sul processo di produzione di monete e monetine, dalla composizione alle proprietà generali. Di vitale importanza è ottenere un prodotto che sia difficilmente riproducibile al di fuori dei contesti autorizzati (le zecche), e le proprietà magnetiche sono in questo senso fondamentali. La produzione di monete bimetalliche, come quelle da 1 e 2 euro, è un metodo preventivo e consolidato che sfrutta sia il magnetismo controllato del disco interno, sia la complessa struttura della moneta stessa.
Leghe di rame con piccole dispersioni di cromo oppure speciali acciai inox (austeno-martensitici) sono altre due vie, innovative, per combattere la contraffazione: il magnetismo ottenuto tramite questi metodi è intermedio ai valori comuni per le monete, e quindi difficile da replicare. Il cromo conferisce un leggero magnetismo alle monete in rame (placcate), e se aggiunto in eccesso rende difficile la lavorazione dei tondelli, scoraggiando i contraffattori; la microstruttura martensitica gioca lo stesso ruolo all'interno delle monete in acciaio.
Monete antibatteriche. Le specie batteriche più comuni rinvenute sulla superficie di una moneta sono stafilococchi e, in minor quantità, enterobatteri, entrambi pericolosi per la salute. Le monete placcate in rame o costituite da sue leghe hanno proprietà importanti per contrastare i patogeni: grazie a un processo chiamato contact killing il metallo superficiale degrada la membrana cellulare dei batteri e il loro DNA, generando radicali tossici per questi organismi. I tempi di riduzione delle colonie batteriche sulle monete di questo tipo sono estremamente ridotti rispetto a quelli tipici delle monete in acciaio o nichel.
Allergia al nichel. Le monete realizzate con placcature in nichel possono costituire un problema soprattutto per le persone che ne sono a contatto diretto e prolungato, in quanto molti microgrammi (milionesimi di grammo) di nichel possono trasferirsi sulle mani e provocare reazioni allergiche. Dai test di manipolazione che si fanno periodicamente emerge che le monete in nichel puro sono più pericolose di quelle in lega di nichel (es. 1 e 2 euro): ridurre la percentuale di nichel nelle monete risulta quindi un'ottima scelta per limitare l'insorgere di possibili reazioni allergiche.
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Da "Processo produttivo, caratteristiche e aspetti critici delle monete in uso nel mondo", di Luca Alietti, Anna Bianchi, Jacopo Cervi, Andrea Locati, Valentina Elena Re (Scuola di ingegneria industriale e dell'informazione del Politecnico di Milano, Corso di laurea in ingegneria dei materiali e delle nanotecnologie).