Sono molte le persone che dichiarano di pesare alcuni chilogrammi in meno rispetto al loro peso reale. Nei Paesi francofoni questo tipo di indulgenza con se stessi viene chiamata “Sindrome di Obelix”, visto che il celebre personaggio rispondeva a chi gli faceva notare il suo sovrappeso: “Gros, moi? Non... juste un peu enveloppé, c’est tout’’ (Grasso io? No. Sono solo un po’ cresciutello).
Chi imbroglia di più. Secondo una ricerca condotta dall'Institut de veille sanitaire (Invs, equivalente francese del nostro Istituto superiore di sanità) sulle risposte di 629 cittadini francesi, quasi tutti si dichiarano più alti e magri (circa 1,05 chili in meno per il peso e di 0,79 centimetri di altezza in più) di quanto non siano. In particolare, si bara di più tra i 55 e i 74 anni (gli appartenenti ad altre classi d'età, per esempio 35-54 anni, sono infatti stati un po' più sinceri). Una nota in più: i medici che hanno condotto l'indagine hanno stimato che lo scarto tra il vero peso e quello dichiarato sarebbe stato ancora più grande se prima non avessero avvertito le persone che sarebbero state poi effettivamente pesate.
Obesità. La pinguedine che affligge la celebre creatura uscita dalla penna di Goscinny non è però un disturbo da prendere alla leggera. Proprio da Obelix prende infatti il nome un progetto internazionale di ricerca sulle cause dell'obesità e il suo legame con alcuni inquinanti con i quali i bambini verrebbero in contatto già nella prima infanzia (per esempio gli ftalati, le diossine e il bisfenolo A).