Dopo oltre un secolo e mezzo dalla sua invenzione (primo collegamento telegrafico Washington-Baltimora, 1844), l’alfabeto Morse (composto da convenzionali sequenze di linee e punti al posto delle varie lettere) è ancora usato in molti sistemi di comunicazioni radiotelegrafiche.
Comunicano in codice Morse (oltre che con altri sistemi) le navi mercantili tra loro e con la terraferma, e lo utiizzano i radiofari che guidano gli aerei. E’ molto usato anche dai radioamatori, soprattutto quando utilizzano i ponti radio a loro riservati. Questi sono vere e proprie centrali di collegamento che consentono di mettersi in contatto con altri radioamatori a grandi distanze. È per questo che i radioamatori debbono sostenere una prova di telegrafia in codice Morse per ottenere la “patente”.
Naturalmente, il vecchio tasto è stato sostituito da sistemi elettronici: agli apparecchi che usano il codice Morse è sufficiente ascoltare gli impulsi per tradurli “in chiaro”.