I gesti stimolano gli allievi a fissare nella memoria sia i concetti sia i movimenti con cui esprimerli in modo corretto e convincente. Che il corpo possa aiutarci a imparare non è una sorpresa. Gli esempi non mancano: uno per tutti, da piccoli si comincia a contare aiutandosi con le dita.
Da adulti continuiamo a usare i movimenti con la stessa finalità, anche se non ce ne rendiamo conto. L’apprendimento, infatti, non coinvolge solo la memoria dichiarativa (quella che ci permette di ricordare i concetti) ma anche quella non dichiarativa, associata alla memorizzazione di gesti che diventano automatici (per esempio camminare o andare in bicicletta).
Fissare i concetti aiutandoci con i gesti ci permette di usare entrambi i sistemi di memorizzazione, aumentando le probabilità di ricordare. Non a caso, nelle situazioni in cui dobbiamo esporre un concetto importante triplichiamo il tempo passato a gesticolare.
MOVIMENTI NEL CERVELLO. Andrew Manches, psicologo dell’Università di Edimburgo, spiega inoltre che il mondo fisico è strettamente legato ai nostri pensieri, tanto che se ci capita di visualizzare un’azione, per esempio quella espressa dal verbo raccogliere, nel nostro cervello si attivano le aree che controllano i muscoli coinvolti in tale azione.