Curiosità

Scoprire le bugie si può: è scientifico

I bugiardi sono spacciati, ora li puoi scovare con l'aiuto della scienza.

Alzi la mano chi non conosce qualche bugiardo professionista. Per smascherarli bisogna essere più astuti di loro, osservarli e usare le giuste tecniche per gli “interrogatori”. Gli studi del professor Geiselman sono sicuramente un buon punto di partenza per fare pratica.

“Un bugiardo parla poco ed è molto attento alle vostre reazioni”

Stai mentendo! - Diciamoci la verità, per chi legge da anni libri sui gesti e le microespressioni del volto, o guarda telefilm come Lie to me o The Mentalist, non sono delle reali novità. Qualche dritta per smascherare i bugiardi può sempre venire utile. Non si tratta di pure intuizioni, ma di tecniche comprovate da studi scientifici come quelli condotti da anni dal professor R. Edward Geiselman - psicologo alla UCLA - che, tra le altre cose, insegna tecniche d'interrogatorio alle forze dell’ordine, e agli agenti di Cia ed Fbi.

Via la maschera! - Sono numerosi i segnali che rivelano le bugie. Innanzitutto un buon bugiardo, a differenza di quello che si crede, parlano poco e si attengono solo allo stretto necessario. Chi mente dice poco e tende inoltre a giustificarsi su quel poco che dice anche se non sarebbe necessario. Per guadagnare tempo… ripete la domanda che gli è stata appena fatta e parte raccontando a velocità ridotta la sua versione dei fatto per permettere al suo cervello di inventarsi una risposta credibile. Appena la bugia prende forma nella sua mente, aumenta la velocità del racconto. Tiene inoltre d’occhio le reazioni dell’interlocutore per capire se la sua balla viene presa sul serio.

Occhio ai bugiardi - Mentire non è semplice. I bugiardi tendono infatti a non completare le risposte, magari tornano indietro per aggiungere qualche dettaglio per colorire frasi detta in precedenza. Non è affatto detto che gesticolare sia sinonimo di menzogna, però il bugiardo ha la tendenza a serrare le labbra di fronte a una domanda scomoda o toccarsi, giocherellando con i capelli o toccandosi le mani, mentre una persona sincera avrà gesti che si rivolgono invece verso l’esterno. Non serve a nulla contestare o chiedere ulteriori dettagli su un aspetto poco chiaro a un bugiardo perché tanto non parlerà, mentre una persona sincera (che non ha nulla da nascondere) negherà di mentire e fornirà altri particolari. Infine, quando si arriva al dunque, ovvero a domande davvero cruciali, la persona sincera distoglie lo sguardo per concentrarsi prima di rispondere, mentre il bugiardo lo fa per un attimo perché è impegnato a controllare le reazioni dell’interlocutore.

Fatelo parlare - Il professor Geiselman suggerisce alcune tecniche per smascherare i bugiardi che vanno oltre l’osservazione del loro comportamento. Far raccontare, per esempio, le storie al contrario, partendo quindi dalla fine e specificando quanti più dettagli possibile. Utile in una sede d’interrogatorio, un po’ meno nella vita di tutti i giorni. Fare domande aperte e generiche all’inizio che non implichino un secco “sì e no” come risposta per poi incalzarlo con domande più specifiche ma sempre nell’ottica di farlo parlare il più possibile. E non interrompere mai il racconto di un bugiardo, ma cercare anzi di sfruttare delle pause lunghe e silenziose per incoraggiarlo a svuotare il sacco. Che dire… dedicato a tutti i bugiardi che ci circondano sperando che abbiano i giorni contati. (pp)Silvia Ponzio

13 maggio 2011
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