Il trail running non è altro che correre su superfici naturali, invece che su strada o su pista e di per sé è un'attività sostanzialmente semplice: basta scegliere una località, decidere un percorso, mettere poche cose essenziali in uno zaino e partire. Di corsa.
Nella sua semplicità ha conquistato migliaia di sportivi, siano essi ultra atleti o semplici appassionati della corsa o della natura. È a loro che si rivolge il libro Veloci come il vento che Rizzoli Illustrati pubblica insieme a Focus: una guida dedicata alla corsa di resistenza all'aria aperta, con una selezione di 20 itinerari testati in giro per il Pianeta, su ogni varietà di terreno, in tutte le stagioni e condizioni climatiche, dall'Artico ai deserti africani, dalle Alpi alle foreste sudamericane.
Ogni tragitto viene descritto con foto spettacolari, mappe e consigli personalizzati da un corridore diverso. Solo per fare due esempi tra i tanti: gli spettacolari percorsi delle Dolomiti sono raccontati dall'ultrarunner italiano Davide Grazielli, mentre l'atleta britannica Lizzy Hawker, famosa per aver attraversato più volte di corsa e in solitaria l'Himalaya nepalese, svela gli itinerari più duri e affascinanti di questa zona.
Perché corriamo? Il libro è curato dai runner Julie Freeman e Simon Freeman, i due fondatori del magazine on line Like the Wind che raccoglie le esperienze degli appassionati della disciplina. Il loro approccio è molto originale: la guida infatti non fornisce soltanto itinerari notevoli e iconici, ma ci spiega quel che conta di più, ovvero perché corriamo.
Le risposte – tutte diverse da autore ad autore – possono essere d'ispirazione per i neofiti che hanno iniziato a correre da poco e non hanno ancora scoperto il perché. Ma possono essere anche un'ispirazione interessante per quelli che corrono già da tempo e una risposta se la sono già data. Per quanto l'obiettivo del libro sia ispirare sempre più persone a correre, gli autori partono da una premessa importante: tanti dei luoghi più belli e suggestivi del Pianeta sono anche molto fragili, ecologicamente e culturalmente, e ciascuno di noi ha la responsabilità di prendersi cura dei posti in cui sceglie di correre.
Un concetto che ci è piaciuto molto.
Chi lo ha scritto, chi lo ha "corso". Giornalisti, scrittori, ultra atleti, campioni sportivi e fotografi sono gli autori di questo libro. Tutti gli itinerari, infatti, sono raccontati da runner diversi, coordinati da Julie Freeman e Simon Freeman, runner e cofondatori del magazine on line Like the Wind, che raccoglie le esperienze e le storie di vita degli appassionati della disciplina del trail running