Le residenze ufficiali del Presidente della Repubblica Italiana sono tre. Oltre al più noto palazzo del Quirinale, dove abitarono re, papi e la maggior parte (non tutti) dei presidenti, ci sono villa Rosebery, sul promontorio di Posillipo, a Napoli, e la tenuta di Castelporziano, vicino a Roma, sulla costa laziale. Di grande valore storico, artistico e naturalistico, sono aperte al pubblico per visite guidate.
Il quirinale. Il palazzo del Quirinale, che si erge sul più alto dei sette colli di Roma, è la sede ufficiale della Presidenza della Repubblica. Dal quando è stato costruito, nel 1583, ha ospitato 30 papi, 4 re e 12 presidenti, compreso Sergio Mattarella. Precisamente, è stato residenza del re d'Italia dal 1870 e poi, dal 1946, del Presidente della Repubblica. Il palazzo, che ospita più di 56mila opere d'arte, si estende su oltre 110.500 metri quadrati: è la seconda più grande residenza di un capo di Stato (20 volte più della Casa Bianca).
La tenuta di Castelporziano. Situata a 24 km dal centro di Roma, la tenuta di Castelporziano comprende un'area della costa laziale di 5.892 ettari, dove una fitta vegetazione accoglie una notevole ricchezza floristica (circa mille specie) e faunistica (oltre 3.000 specie) e, proprio per questo, dal 1999 la tenuta di Castelporziano è riconosciuta come riserva naturale statale. Con la fine dell'Impero Romano, durante il quale le famiglie della nobiltà romana fecero costruire diverse ville, il territorio divenne per lungo tempo proprietà della Chiesa. Nel 1568 la tenuta, il borgo e il castello di Castelporziano divennero proprietà dalla famiglia fiorentina Del Nero, e nel 1823 del nobile imprenditore Vincenzo Grazioli. Nel 1872 la tenuta fu acquistata dal Ministro delle finanze Quintino Sella per lo Stato Italiano e fu trasformata in una riserva di caccia del Re. Nel 1948 diventò proprietà della Presidenza della Repubblica.

Villa Rosebery. Sulla collina di Posillipo, a Napoli, Villa Rosebery si estende su una superficie di oltre 66.000 metri quadrati, circondata da un magnifico parco e un giardino all'inglese. La villa, che risale ai primi anni dell'800, ha avuto diversi proprietari tra i quali Luigi di Borbone, fratello di re Ferdinando II. Nel 1897 fu acquisita dal primo ministro inglese lord Rosebery - da cui prende il nome -, diventando la sede di rappresentanza dell'ambasciata inglese in Italia. Ceduta successivamente allo Stato italiano, diventò la residenza estiva della famiglia reale. Anche Vittorio Emanuele III di Savoia vi abitò per due anni fino a quando, nel 1946, abdicò e andò in esilio.
Dal 1957 Villa Rosebery è stata inclusa fra i beni immobili in dotazione alla Presidenza della Repubblica.