Il 23 marzo 2023 inizia il Ramadan, il mese sacro dell'Islam durante il quale i musulmani osservano, dall'aurora al tramonto, l'astinenza totale da cibi e bevande e dai rapporti sessuali: è un tempo dedicato alla preghiera, alla meditazione e all'autodisciplina, che commemora la prima rivelazione del Corano a Maometto. Ma quello del digiuno è un rituale che accomuna culture e religioni molto differenti, fin dalla notte dei tempi.
LE ALTRE RELIGIONI. Si digiunava nell'antica Grecia prima di consultare gli oracoli, si astengono dal cibo i monaci buddisti per la meditazione e anche le tre grandi religioni monoteiste (Islam compreso) prevedono periodi precisi per il digiuno: i cristiani durante la quaresima (e il venerdì), gli ebrei nello yom kippur (in cui si digiuna tutto il giorno), i musulmani durante il Ramadan (in cui il digiuno dura dall'alba al tramonto). Anche gli induisti prevedono digiuni durante vigilie e ricorrenze sacre.
Se i modi e i tempi sono diversi, i motivi sono sostanzialmente di due tipi: non si mangia per purificare il corpo e lo spirito, per liberare la mente ed essere più pronti a pensare al proprio Dio, oppure come forma di rinuncia e penitenza per espiare le proprie colpe.
Quando inizia (e quando finisce) il Ramadan nell'anno 2023? Inizia il 23 marzo. A segnare l'inizio del Ramadan è l'avvistamento della luna nuova. Per questo il Ramadan può iniziare (e finire) in date diverse da Paese a Paese. In Italia nel 2023, per esempio, comincia il 23 marzo e dovrebbe concludersi il 22 aprile (dipende da quando verrà "avvistata" la luna nuova).
Quali sono gli orari del digiuno? Durante il Ramadan i musulmani digiunano dall'alba al tramonto.
Chi digiuna durante il Ramadan? Tutti i musulmani in buona salute. Il digiuno non è obbligatorio per i vecchi, i malati, i bambini, le donne incinte e che allattano, e anche chi deve compiere lunghi viaggi.
Durante il Ramadan quando si può mangiare? Si può mangiare dopo il tramonto, interrompendo il digiuno con un dattero o un bicchiere d'acqua. A quel punto inizia il pasto serale (iftar).
Che cosa si può mangiare durante il Ramadan? Ogni Paese ha le sue particolarità: in Tunisia, Algeria e Marocco viene preparato un cous-cous soltanto con l'agnello (non il pollo o il montone) arricchito da uvetta; in Siria e in Giordania invece si mangiano i "katai", dolci con ripieno di cocco, nocciole tritate e zucchero.
Durante il Ramadan si può fare sesso? Per tutto il mese i fedeli non devono mangiare, bere, fumare e avere rapporti sessuali tra l'alba e il tramonto.
L'ARMA DEL DIGIUNO. Il digiuno volontario è stato usato anche per scopi politici o autocelebrativi. Nella greca Sparta il legislatore Licurgo (VIII secolo a.C.) avrebbe digiunato per protesta contro i cittadini che cercavano di fargli cambiare le leggi. E nel Medioevo santa Chiara d'Assisi minacciò di astenersi dal cibo se il papa le avesse negato il permesso di fondare il suo ordine.
Una delle prime proteste di massa fu invece quella dei coloni del Massachusetts e della Virginia che, nel 1774, digiunarono contro l'Inghilterra. E all'inizio del XX secolo, prima che Gandhi usasse il digiuno (una pratica comune tra i sadhu, gli asceti induisti) contro la dominazione britannica in India, lo sciopero della fame fu l'arma di antimilitaristi e suffragette (che chiedevano il voto femminile).
Alla fine del XIX secolo il digiuno estremo si trasformò persino in fenomeno da baraccone con i cosiddetti "scheletri viventi" o "artisti della fame" che si esibivano nelle fiere e nei circhi. L'italiano Giovanni Succi si esibì digiunando (anche per un mese consecutivo) in tutte le capitali d'Europa, sostenendo di essere posseduto da uno spirito benigno che gli permetteva di vivere senza cibo.