I nomi dei Paesi del mondo - Italia, Francia, Vietnam e via dicendo - sono ogni giorno al centro di slogan identitari, discorsi politici ispirati, proteste e commemorazioni storiche. Se si scava a fondo nella loro storia etimologica scopriamo che hanno origine tutti, o quasi, da quattro categorie fondamentali:
- il nome di una popolazione o tribù,
- una caratteristica geografica,
- il nome di un personaggio storico o simbolico,
- un punto cardinale.
È la conclusione di una ricerca condotta da Quartz, che rivela come, in fondo, la scelta dei nomi dei luoghi che più ci identificano sia un processo comune e democratico, e che non mostra di avere grandi differenze di latitudine.
Il metodo. I reporter di Quartz hanno fatto riferimento alla bibbia della toponomastica, l'Oxford Concise Dictionary of World Place-Names, per risalire all'origine dei nomi dei 195 Stati indipendenti riconosciuti dagli Stati Uniti (un filtro scelto solamente per praticità). Laddove il nome originale si discostava di molto dal termine in inglese, sono risaliti all'endonimo, cioè il termine locale che ogni nazione usa per riferirsi a se stessa: per esempio Suomi, per la Finlandia.
Hanno così ricavato quei quattro principali criteri di denominazione, pur sottolineando che, per definizione, l'etimologia dei nomi di Paese è spesso ambigua e oscura: quelle che seguono sono quindi le ragioni per le quattro macro categorie, ma vi sono comunque casi incerti e outsider.
1: tribù, regni e gruppi etnici. Un terzo dei nomi dei Paesi del mondo deriva dal nome del più antico gruppo di persone che abitava, o migrò, in quel territorio. Così l'Italia prende il nome dai Vituli (o Viteli), una popolazione che viveva nella parte meridionale della penisola; la Francia, dal popolo dei Franchi; il Vietnam, dalla popolazione dei Viet, la Corea del Sud (endonimo Daehan Minguk) da tre tribù Han vissute nel II secolo a.C. (vedi anche: Storia della Corea, del nord e del sud).
Alcuni stati prendono il nome da una descrizione delle caratteristiche fisiche delle popolazioni originarie: per esempio, il termine papua - di Papua Nuova Guinea - sembra sia riferito ai capelli crespi delle popolazioni melanesiane.
2: caratteristiche del territorio. Un quarto dei nomi di nazione deriva da un qualche aspetto geografico di quella terra. L'Algeria prende il nome da algeri, che significa "le isole" - con riferimento agli isolotti un tempo presenti nella baia dell'omonima capitale, Algeri.
L'endonimo di Montenegro, Crna Gora, vuol dire "montagna nera" e indica il monte sudoccidentale di Lovćen; Islanda deriva da un termine norreno che significa "terra dei ghiacci".
Alcuni nomi di Paese derivano dalle prime descrizioni che ne fecero i coloni europei. Per esempio, Honduras proviene da un'espressione spagnola che sta per "acque profonde"; Sierra Leone fu probabilmente coniato dai portoghesi per descrivere il suono ruggente dei tuoni sulle colline dietro a Freetown, la capitale, e non per indicare i leoni.
3: i punti cardinali. Nel gruppo dei 195 Stati da cui è partito lo studio, 25 prendono il nome dalla loro direzione geografica. Per esempio Nippon, l'endonimo di Giappone, vuol dire "terra del Sole che sorge", in riferimento al fatto che il Giappone si trova a est rispetto alla Cina, e quindi in direzione dell'alba rispetto a un osservatore cinese; Norvegia vuol dire invece "la via verso Nord".
4: personaggi illustri. Altre 25 nazioni prendono il nome da persone che hanno avuto particolare importanza nella loro storia (scoperta, fondazione, indipendenza...). Le Filippine devono il loro nome al re spagnolo del XVI secolo Filippo II; la Bolivia al rivoluzionario venezuelano Simón Bolívar (che fu decisivo per la sua indipendenza); Israele è un altro nome per Giacobbe, patriarca del popolo ebraico: le Americhe devono il loro nome ad Amerigo Vespucci, l'esploratore italiano che si accorse che la terra toccata dagli europei non aveva nulla a che fare con le Indie.
Cristoforo Colombo è colui che più di tutti ha lasciato il segno: il suo nome è legato a quello di ben otto Stati, e si pensa che a lui si deve il nome dello stato insulare di Saint Kitts e Nevis (Kitts è la forma contratta di Cristoforo).
Outsider. Infine, è tra i fuori categoria che si trova l'origine dei nomi tra le più interessanti e poetiche. Per esempio, le isole Comore, al largo della costa orientale africana, devono il loro nome alla parola araba al qamar, Luna; mentre Druk Yul, il nome che gli abitanti del Bhutan danno alla propria patria, vuol dire "terra del drago del tuono".