Pur apparendo pulite e profumate, le camere d'albergo possono essere un ricettacolo di agenti patogeni: ecco perché le infezioni da batteri intestinali e virus respiratori, compreso il Covid-19, sono le più frequenti per chi vi alloggia: lo afferma una microbiologa dell'Università di Leicester che ha stilato su Conversation un elenco dei punti "critici" delle stanze d'hotel. Si tratta delle superfici che non sempre vengono disinfettate tra una prenotazione e l'altra, come le maniglie, gli interruttori, il telecomando e il telefono. Inoltre, secondo gli esperti, è buona norma lavarsi le mani dopo aver toccato i tessuti della camera, come le tende, poiché è molto probabile che non vengano sterilizzati a ogni partenza.
Zone più a rischio. I bagni sono puliti con più cura del resto della stanza e, quindi, meno contaminati; ma si consiglia di lavare il bicchiere sul lavandino, se non è usa e getta. Il letto, invece, è un'altra zona calda: si cambiano lenzuola e federe ma non è detto che ciò valga per coperte e copriletti, che diventano serbatoi di microrganismi. In più, l'esperta precisa che gli hotel di alto livello non necessariamente sono garanzia di maggior igiene.
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