Il nostro olfatto lo sa. Di puzze insopportabili ce ne sono molte: quella dei peti, della cacca, dei calzini sporchi, del sudore... Ma c'è di peggio: la sostanza più puzzolente del mondo è il tioacetone, un composto instabile di colore arancione/marrone che si ottiene solo a bassa temperatura. Non si sa perché puzzi così: si pensa che la causa sia l'atomo di zolfo (S) nella sua struttura, (CH3) 2CS, ma nessuno ha ancora capito perché il tioacetone abbia un odore talmente disgustoso che quando venne isolato per la prima volta, dai chimici Eugen Baumann ed Emil Fromm nel 1889, provocò nausea, vomito e svenimenti in un raggio di 750 m dal laboratorio di Friburgo dove i due lavoravano.
Puzza in provetta. L'esperienza venne ripetuta nel 1967 a Oxford da Victor Burnop e Kenneth Latham. Il tappo di una provetta saltò e il terribile odore provocò nausea e vomito a persone che lavoravano a 200 metri di distanza. E l'insostenibile puzza persistette per parecchio tempo. I due chimici trovarono però il modo di attenuarlo: lavorando sotto una cappa aspirante con una guarnizione di permanganato alcalino, decontaminando tutti gli apparati del laboratorio con la stessa sostanza, eliminando i vapori sgradevoli con fumi nitrosi generati da pochi grammi di rame sciolti in acido nitrico e distruggendo tutti i residui versandoli nel fuoco in un braciere.