La locuzione “mass media” è nata nella lingua inglese nei primi anni Venti con il significato di “mezzi di diffusione o di comunicazione di massa”, riferito a radio, televisione e giornali.
Dall'inglese o dal latino? Poiché si tratta di un modo di dire inglese, la pronuncia di “mass media” dovrebbe essere “mess midia”. In realtà è da notare che entrambe le parole sono di origine latina. “Mass” deriva da “massa”, vocabolo che fu usato con il significato di “ammasso” da autori come Ovidio, Plinio, Seneca, Virgilio e, da Paolo Orosio nel Quinto secolo, con il senso di “folla”. “Media”, invece, è il plurale di “medium”, sostantivo che vuol dire “mezzo”, “medio” “punto di mezzo”, “centro”. E alcuni scrittori latini, come Cicerone e Lucrezio, hanno utilizzato le forme “in medium dare” o “in medium proferre” con il significato di “rendere noto”, “denunciare”.
Così, poiché la nostra lingua deriva dal latino, la pronuncia più corretta è quella secondo la fonetica italiana: cioè si dice come si scrive.
La prima volta. In Italia, il termine appare probabilmente per la prima volta sul quotidiano La Nazione del 2 giugno 1968: “Non concedersi alla suggestione ambigua dei mass-media, quali la televisione”. E nel 1979, ai candidati alla maturità magistrale fu assegnato un tema d’italiano che suscitò polemiche: “I mezzi di comunicazione di massa hanno profondamente trasformato i costumi della società”; il titolo fu al centro di discussioni perché avrebbe potuto riferirsi al treno, all’auto o all’aereo.