Prendete una cartina e osservate la forma della città in cui vivete: è tonda, triangolare o quadrata? Nel primo caso (se vi trovate vicino al mare) siete probabilmente un luogo dove piove più spesso che altrove. È quanto emerge da un curioso studio pubblicato su Earth's Journal, che ha voluto vedere se c'è una correlazione tra la forma delle città e la frequenza delle piogge: dallo studio, sembra che le città costiere di forma circolare siano più soggette a precipitazioni e allagamenti rispetto a quelle quadrate, che a loro volta risultano più piovose di quelle triangolari.
Città a confronto. È la prima volta che viene condotto uno studio di questo tipo: in passato si era guardato all'influenza sul clima della dimensione o dell'urbanizzazione di una città, ma mai nessuno aveva preso in considerazione la forma. Per capire in che modo quest'ultimo fattore influenzi il meteo, gli autori hanno confrontato le previsioni del Weather Research and Forecasting Model relative a città circolari, quadrate e triangolari (o tendenti a queste forme) con quelle del modello LES (Large-eddy simulation), un modello matematico che studia le correnti atmosferiche.
Peggio se tonde e sulla costa. È emerso innanzi tutto che l'influenza della forma sul clima locale (il meteo) sarebbe maggiore per le città costiere, poiché qui i flussi d'aria della città interagiscono con le correnti marine. Entrando nel dettaglio, le città circolari sono risultate le più piovose di tutte, con oltre il 78% in più di precipitazioni intense e quasi il 22% in più di accumulo di piogge rispetto alle città triangolari. «La nostra ricerca identifica un ruolo importante, seppur poco riconosciuto, dell'assetto urbanistico delle città, in particolare nelle zone costiere», sottolineano gli autori. «Le città con forma circolare rischiano di venire colpite più frequentemente da precipitazioni estreme e allagamenti».
Pur riconoscendo i limiti dello studio e la necessità di indagare più a fondo la relazione tra meteo e forma delle città, i ricercatori evidenziano l'importanza di tenere conto dell'aspetto urbanistico quando si parla di città del futuro, in particolare considerando che nei prossimi decenni gli eventi climatici estremi saranno sempre più frequenti.