Zuffa viene dal longobardo zupfa, che vuol dire “ciuffo”, da cui “acciuffarsi”, “prendersi per i capelli”. Ancora oggi in tedesco la parola zopf è l’equivalente di treccia o codino e zupfen traduce il verbo tirare, riferito spesso ai capelli.
Letteratura. A tramandare il termine zuffa ai giorni nostri ci hanno pensato tra gli altri due tra i padri della lingua italiana: Torquato Tasso, che nel poema epico Il Goffredo scrive: “Dunque, codardo, il capitan tuo vedi In zuffa co’ nemici e solo il lassi?” e Niccolò Machiavelli, che nei Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio, introduce l'espressione “zuffe campali”.
Rissa invece, che di zuffa è sinonimo, viene dal latino rixa (litigio), da cui derivano anche il francese rixe e lo spagnolo riña.