Vi siete mai chiesti da dove nasce l'espressione "fare le pulizie di Pasqua"? Per scoprire le origini di questo modo di dire dobbiamo risalire alle tradizioni legate alla Pasqua ebraica, che celebra la liberazione dalla schiavitù egizia, avvenuta circa 3.300 anni fa.
L'usanza di fare una grande pulizia in casa, prima delle celebrazioni pasquali, infatti, deriva da una prescrizione della Pasqua ebraica, Pesach (letteralmente "passaggio"), che nei giorni precedenti la festa (dal 5 al 13 aprile nel 2023) impone una scrupolosa pulizia della casa per eliminare ogni più piccolo residuo di sostanze lievitate.
Perché proprio il lievito?
Pesach, la "Festa del passaggio" citata nella Bibbia, dura 7 giorni In Israele (8 giorni fuori dal Paese), inizia con la cena della prima sera, detta seder ("ordine"), in cui si cena con un preciso ordine, mangiando cibi che ricordano l'amarezza e il duro lavoro della schiavitù, come verdure amare e una miscela di datteri, noci, miele. Il pane azzimo e scondito ricorda invece che il popolo eletto dovette fuggire tanto in fretta dall'Egitto verso la Terra promessa, da non avere il tempo di far lievitare le pagnotte: ecco da dove deriva il detto "fare le pulizie di Pasqua".