Questa bizzarra forma scaramantica (chiamata anche tetrafobia) si spiega con il fatto che in giapponese la pronuncia del numero 4 (shi) risulta identica a quella della parola morte. Nel linguaggio parlato il problema si risolve ricorrendo a una pronuncia alternativa del numero incriminato, corrispondente a yon, ma nel complesso si evita il più possibile di avere a che fare con tale cifra, un po’ come accade da noi con il numero 17 e negli Stati Uniti con il 13.
DAL 3° AL 5°. La credenza popolare circa gli effetti nefasti del 4 coinvolge vari aspetti della vita di tutti i giorni. Può per esempio capitare che negli ospedali e in altri edifici pubblici, hotel inclusi, si passi dal terzo al quinto piano... O meglio, che il quarto piano “effettivo” sia indicato negli ascensori con il numero 5.