Alle lenticchie al cenone di Capodanno non si può rinunciare perché - si dice - portano ricchezza. Però, si sa, c'è un inconveniente: come tutti i legumi - e non solo - possono provocare imbarazzanti puzzette. Come mai i legumi provocano flatulenza? Ecco una breve spiegazione scientifica.
I legumi, detti anche frutti musicali per il borbottio che causano nella pancia, sono i germogli dell'ampia famiglia vegetale delle leguminose. Contengono tre particolari oligosaccaridi: lo stachiosio, il verbascosio e il raffinosio, ossia gli zuccheri (detti glucidi) tipici dei legumi, formati dall'unione di più monosaccaridi.
Fonte di energia. Questi glucidi sono indispensabili per far germogliare il seme, ma sono anche indigeribili per l'uomo: siamo privi dell'enzima intestinale specifico. Tuttavia i batteri della flora intestinale possono utilizzarli come fonte di energia, assimilandoli ed eliminandoli dall'intestino.
Riescono a farlo grazie alla fermentazione, che, utile ai batteri, produce tuttavia anche sostanze di scarto rappresentate soprattutto da gas (anidride carbonica, idrogeno e metano) che portano al fenomeno della flatulenza. Un consiglio? Un ammollo prolungato (12-15 ore), prima della cottura, riduce il contenuto di oligosaccaridi, limitando questo spiacevole e spesso inevitabile inconveniente.








