La bandiera a stelle e strisce, adottata dal Congresso Usa il 14 giugno 1777, ha sventolato in battaglia per la prima volta a Cooch's Bridge nel Maryland, il 3 settembre 1777, durante la Guerra di indipendenza americana. La scelta di puntare sulla simbologia delle "stelle e strisce" era già stata fatta dai coloni americani, a un anno dall'indipendenza. Eppure il vessillo degli Stati Uniti è tra quelli che hanno subìto più modifiche.
Stelle crescenti. Fino al 1912 non era neppure codificata nelle sue proporzioni, né nella disposizione delle stelle, che variava dal cerchio alle linee. Le stelle furono scelte dal Congresso Continentale nel 1777, per sostituire il vessillo coloniale, che aveva l'Union Jack britannico. Ne misero 13, come gli Stati che si ribellarono a Londra. Le strisce rosse e bianche erano invece già 13. Ma nel tempo il loro numero cambiò.
Stelle e strisce erano destinate a crescere, con l'aggregarsi di nuovi territori: nel 1795 divennero 15 e 15, e il numero continuò a salire. Così nel 1818 si decise che le strisce sarebbero state per sempre 13, e sarebbero aumentate solo le stelle. Nel corso dell'Ottocento la bandiera fu aggiornata 21 volte. Gli americani combatterono le due guerre mondiali sotto una bandiera a 48 stelle, mentre oggi, dal 1960 (con l'annessione delle Hawaii), le stelle sono 50 e l'attuale vessillo ha il record di longevità, fra quelli statunitensi.