Curiosità

Perché il rosa è “da bimbe” e l’azzurro “da maschietti”? Tutta colpa di Barbie

Alla fine degli anni '20, nei grandi magazzini americani si suggerivano vestiti rosa per i maschietti. Ma poi, nel 1959, è arrivata Barbie, la bambola più famosa del mondo.

Fiocco rosa o azzurro? Che il rosa, di solito, sia il colore delle bimbe e l'azzurro quello dei maschietti, si sa. Ma non tutti sanno che questa associazione è nata per colpa del mondo in rosa di Barbie, la bambola più amata dalle bambine approdata anche al cinema con Barbie live action (con il volto dell'attrice Margot Robbie).

Femmine in blu. Infatti, non è sempre stato così, anzi: nel XVIII secolo i maschi indossavano spesso il rosa perché deriva del rosso, ritenuto più aggressivo del "calmo" blu, associato invece al femminile. Fino al secolo scorso, inoltre, gli abiti dei bambini erano per lo più bianchi, perché più pratici da lavare. Nei primi due decenni del '900 furono introdotti i colori pastello negli abiti dei bimbi e ancora nel 1927 il Time notava che nei grandi magazzini americani si suggerivano vestiti rosa per i maschietti.

Il mondo in rosa di Barbie. Lo "scambio" accadde nel secondo dopoguerra, secondo la storica del costume Jo Paoletti che al tema ha dedicato il libro Pink and Blue: con il boom economico i vestitini dei bimbi iniziarono a diventare abiti da minidonne e miniuomini, mentre la bambola Barbie spopolava e dipingeva il mondo delle bimbe di rosa. Che, da lì in poi, sarebbe stato ritenuto un colore femminile: una leggera flessione della tendenza si è avuta solo con il movimento femminista degli anni '60-'70, che rifiutava il cliché del rosa, poi negli anni '80 l'abbinamento si consolidò e solo oggi, secondo Paoletti, per le nuove generazioni un maschio che indossi il rosa non è ritenuto eccentrico. 

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19 luglio 2023 Elena Meli
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