I vampiri in passato erano individui affetti da porfiria: è la tesi di Wayne Tikkanen, professore di chimica alla California State University. La malattia, infatti, provoca una graduale erosione delle gengive (canini più evidenti) e rende fotosensibili, causando ustioni all’epidermide esposta ai raggi ultravioletti. Motivo per cui i vampiri potevano uscire all’aperto solo al tramonto come certi animali notturni (per es. i pipistrelli).
Antibiotico. Inoltre i malati non possono ingerire aglio perché esalta le tossine presenti nel sangue e peggiora i sintomi della patologia. Un’altra teoria associa il morso del vampiro a quello delle zanzare e l’aglio è uno dei repellenti più efficaci. Non solo: è un antibiotico naturale e quindi è possibile che venisse utilizzato contro i vampiri, considerati alla stregua di “parassiti” (sopravvivono succhiando il sangue delle vittime).