Nel mondo calcistico esistono rivalità di lunga data, ma quella tra Brasile e Argentina, impersonata da due fuoriclasse come Pelé e Maradona, non si è consumata a colpi di gol, visto che i due avevano vent'anni di differenza, ma è stata costruita "a tavolino" dalla Fifa.
Pelé o Maradona: referendum della Fifa. Nel 2000, il massimo organismo del calcio indisse un referendum per eleggere il calciatore del secolo. Vinse a sorpresa Maradona, che riuscì a battere con il 53,6% dei voti il suo antagonista Pelé, più gradito all'establishment calcistico. La Fifa, con un escamotage, assegnò salomonicamente il premio ex aequo, generando polemiche tra i tifosi e trai due calciatori, che avevano uno stile diverso dentro e fuori dal campo, ma origini simili.


Edson Arantes do Nascimento, in arte Pelé nacque nel 1940 a Bauru, nello Stato di San Paolo in una famiglia povera. Diego Armando Maradona, classe 1960, era di Villa Fiorito, una favela nella periferia di Buenos Aires. Le ristrettezze economiche fecero sì che i futuri campioni trascorressero l'infanzia in campetti di fortuna, tra polvere e sassi, a prendere a calci un pallone che rappresentava l'unica speranza di riscatto.
Tutti i record. ll loro talento non passò inosservato: a 10 anni il Pibe de oro Maradona entrò a far parte dei Los Cebollitas ("le cipolline"), i pulcini dell'Argentinos Juniors, a 15 Pelé entrò nel Santos,una delle squadre più prestigiose del Brasile.Tre campionati del mondo vinti per il marcatore ('58, '62 e '70), che vantava il record di 608 reti segnate in campionato e 657 nelle coppe nazionali (poi battuto da Lionel Messi).
Maradona, il mito di Napoli. Il centrocampista argentino, non ancora ventenne, segnò il suo primo gol in nazionale contro la Scozia (1979) e nel 1982 sbarcò in Europa: prima al Barcellona e poi al Napoli (che nel 1984 lo acquistò per 13 miliardi di lire, oltre 15 milioni di euro di oggi). In sette stagioni segnò 115 gol, vinse 2 scudetti, Coppa Italia e Coppa Uefa, diventando un mito per la città che gli ha dedicato lo stadio dopo la morte, nel 2020.
A ciascuno il suo campione. La diatriba chi sia stato il più forte tra i due, una sfida di cui sono stati forse involontariamente protagonisti, resta aperta. C'è chi ricorda i quasi 1.300 gol del brasiliano e chi sostiene che la rete del secolo sia quella dell'argentino nell'unico Mondiale vinto (ai quarti di finale di Messico '86 segnò il gol del2 a 1 contro l'Inghilterra); chi trova unica la genialità del piede sinistro di Diego e chi preferisce la completezza dell'ambidestro Pelé.