a cura di Silvia Ponzio
Le Olimpiadi non sono semplicemente due settimane di sport. Il Comitato Organizzatore dei Giochi Olimpici di Londra è impegnato a garantire che tutto funzioni, dal controllo della folla ai ristoranti, dai trasporti ai servizi igienici. Per Getty Images è stata l’occasione per presentare per la prima volta nuove tecnologie fotografiche.
"È una vera novità nel settore della fotografia"
Uno, due, tre… prova -
Sfida olimpica - Londra 2012 è il primo grande evento sportivo in cui Getty Images utilizza fotocamere completamente robotizzate. Le telecamere televisive lo fanno già da un bel po’, ma il loro utilizzo in fotografia è rivoluzionario. Ottenere una fotocamera robotizzata davvero soddisfacente ha richiesto molto lavoro. Le fotocamere sono intrinsecamente progettate per essere azionate a mano e, senza svelare i segreti del mestiere, riuscire a dare quel tocco umano a una fotocamera appesa a 60 metri sopra lo Stadio Olimpico è stata una bella sfida.
Equilibrista - Le telecamere robotizzate non ovviamente sono finite lassù da sole. Chris McGrath racconta la sua avventura sul “tetto” dello stadio di Londra. O meglio, i suoi quattro giorni perché tanto c’è voluto per piazzarle e impostare i telecomandi per usarle a distanza. Getty Images, infatti, ha usato due fotocamere nello stadio, entrambi sulle diagonali, per coprire la cerimonia di apertura: una era piazzata nella pala di illuminazione e l’altra sulla passerella. Entrambe posizionate per seguire il volo delle Red Arrows, il team acrobatico della Royal Air Force britannica. Non è stato un lavoro semplice, spiega Chris McGrath, perché, oltre al sangue freddo, sono serviti un paio di stivali con la punta d’acciaio, cappello rigido ed elmetto e soprattutto abiti leggeri... «era bollente lassù!»