Tutti coloro che si avvicinano ai fornelli, almeno in Italia, sanno ormai che per cucinare in padella o addirittura per friggere non c'è nulla di meglio dell'olio extravergine di oliva. Non tutti, però, ne conoscono il motivo principale: il contenuto di sostanze antiossidanti non diminuisce troppo scaldando questo genere di olio. E quindi è molto più salutare.
Ora i ricercatori dell'Università di Barcellona lo hanno dimostrato simulando le condizioni che si verificano in padella durante la cottura di alimenti fino a 120 °C e fino a 170 °C, e misurando di quanto diminuisce il contenuto di polifenoli (sostanze antiossidanti) nell'olio residuo.
Così sano, così buono. Benché se ne perda il 40% nel primo caso, e il 75% nel secondo, la quantità rimanente di polifenoli continua a soddisfare i parametri fissati dall'Oms per definire un cibo sano, cosa che non accade con altri tipi di olio. Motivo in più, dunque, per cercare sempre di usare, non solo a crudo ma anche per cucinare, l'olio extravergine di oliva made in Italy: una vera, gustosa e sana spremuta di olive italiane.
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