Fotogallery - Sony Personal 3D Viewer... solo per i tuoi occhi
Il 2011 è stato un anno nero per il 3D mentre avrebbe dovuto esserne la consacrazione. La gente lo snobba al cinema, le TV non hanno fatto il botto e pure Nintendo si è arresa tagliando i prezzi della 3DS. Eppure c’è ancora chi scommette su questa tecnologia come il grande regista hollywoodiano.
“Gli spettatori dei film in 3D sono in forte calo e la vendita delle TV non decolla”
Mal da 3D - Martin Scorsese - autore di pellicole indimenticabili - ha scelto di girare Hugo in 3D - film natalizio pensato per le famiglie - in tre dimensioni andando controtendenza. I dati sugli spettatori 3D dell’ultimo anno, infatti, parlano chiaro: nel 2011 solo il 60% degli spettatori ha deciso di indossare gli occhialini al cinema contro il 78% del 2010. Il 3D non provoca, purtroppo, un gran “mal di testa” solo all’industria cinematografica. Una ricerca della California State University ha dimostrato che chi guarda contenuti tridimensionali ha una probabilità tre volte superiore di soffrire di cefalea, affaticamento della vista e visione offuscata. E non è una novità dell’ultima ora.
Avatar vs Hugo - La bolla del 3D sembra essere scoppiata, dopo il clamoroso successo di Avatar di Cameron che ha incassato 760 milioni di dollari al box office. C’è, però, chi crede ancora in una sua “resurrezione” come il già citato Martin Scorsese, ma anche registi del calibro di Steven Spielberg e Peter Jackson. Hugo di Scorsese è, secondo gli esperti, uno dei migliori esempi di pellicola 3D con scene entusiasmanti e molto realistiche come quella del doberman che insegue il protagonista: bella in 2D, ma assolutamente coinvolgente nella versione tridimensionale. La terza dimensione, per il regista di Toro Scatenato, deve esaltare al massimo le caratteristiche di una scena.
Il Di Caprio pensiero - Anche il celebre attore di Titanic - attualmente impegnato sul set de “Il Grande Gatsby” in 3D nelle sale a Natale del 2012 - spiega perché i film in tre dimensioni rappresentino per gli attori una nuova sfida e una nuova opportunità: «Il 3D è in grado di amplificare le emozioni e permette al pubblico di empatizzare di più con i personaggi».
Svolta nel 2012? - Le vendite delle TV 3D non vanno bene e i produttori corrono ai ripari. Il problema delle tre dimensioni resta il fastidio degli occhialini, poca differenza tra tecnologia passiva o attiva. La soluzione sono schermi auto-stereoscopici glass-free. Resta da vedere se riusciranno a imporsi sul mercato nel prossimo futuro.
(sp)
Maurizio Ferrari
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