di Alessia Vicinanza
Il patrimonio di Mark Zuckerberg è salvo: se dovesse divorziare i soldi resterebbero quasi tutti a lui, o almeno così crede chi di questi affari se ne intende. I due sposini, con tutta probabilità, hanno un solido contratto prematrimoniale a dettar legge se necessario.
"Facebook dev’essere protetta da qualsiasi potenziale pericolo esterno"
Soldi in bilico
Parola agli esperti - Cosa ne sarebbe di tutti quei soldi se il matrimonio non funzionasse? Steve Mendel, avvocato di Los Angeles specializzato in contratti matrimoniali, afferma che la consorte in caso di divorzio avrebbe diritto alla metà dei soldi guadagnati durante il matrimonio. Nessun problema, quindi, visto che Zuckerberg li ha intascati tutti molto prima.
Il gioco in cui tutti vincono - Della serie “mi faccio gli affari miei”: la (quasi) certezza che i due sposini abbiano firmato un contratto prima di scambiarsi il fatidico “sì” arriva dal mercato finanziario. Facebook è stata quotata in Borsa il giorno prima delle nozze, e potrebbe non trattarsi di un caso. Se ci pensi, in effetti, è ovvio: credi che gli investitori e i grandi banchieri avrebbero rischiato i propri risparmi su un titolo il cui valore potrebbe “cambiare” da un giorno all’altro? Mendel è sicuro che il contratto ci sia stato, il che è un bene per tutti, signora Zuckerberg compresa. Sarà ben contenta anche lei di non rimanere a mani vuote!
Amore e soldi - I due ragazzi si sono sposati lo scorso 18 maggio dopo una relazione di oltre nove anni. Ancora freschi di cerimonia e già si lasciano? Ma no, tranquillo, è solo che le precauzioni non sono mai troppe. E nemmeno le supposizioni che nascono da un matrimonio di questo calibro. Comunque, se devi sposarti, prendi esempio: da lui perché si protegge da fughe varie di denaro, da lei perché senza far niente è diventata multimiliardaria a vita. (sp)