Curiosità

Svelato il mistero di Zipf

Nuova risposta al mistero linguistico dell'ultimo secolo sulla frequenza delle parole (e non solo): la legge di Zipf.

Nel 1935 il linguista statunitense George Kingsley Zipf notò un curioso schema nella frequenza delle parole. In un qualsiasi testo la parola più frequente appare due volte più spesso della seconda più frequente, e c'è ancora di più: la terza parola più frequente frequenza appare un terzo delle volte rispetto alla prima, la quarta un quarto e così via.

La legge di Zipf non vale solamente per la lingua inglese, ma anche per l'italiano e tutte le altre lingue, perfino quelle talmente antiche da non essere state ancora decifrate. Per quanto lo schema sia stato confermato da tempo, nessuno è mai stato in grado di spiegarlo.

libri, lingue, linguistica, statistica, frequenza delle parole, zipf, legge di zipf
Le parole più frequenti in Pinocchio: l'andamento segue quasi esattamente la linea zipfiana. Per approfondire: Parole e frequenze, di Alessandro Lenci (PDF). © Alessandro Lenci, Università di Pisa

Adesso però Sander Lestrade, linguista dell'Università Radboud (Paesi Bassi), propone una spiegazione: la legge di Zipf può essere spiegata dall'interazione in un testo tra la struttura delle frasi (sintassi) e il significato delle parole (semantica).

Utilizzando simulazioni di computer, Lestrade è stato in grado di mostrare che né la sintassi né la semantica riescono da sole ad indurre una distribuzione zipfiana, ma loro combinazione ha successo.

«Dal momento che si usano gli articoli prima di quasi tutti i nomi, i singoli articoli appaiono più spesso dei nomi». Ma non è sufficiente: «Nell'ambito dei nomi ci sono anche grandi differenze: la parola "cosa", ad esempio, è molto più comune di "sottomarino" e può essere utilizzata più frequentemente. Ma per essere effettivamente frequente, una parola non deve neppure essere troppo generica».

Origini italiane. Per la sua legge, Zipf si ispirò al Principio di Pareto. Nel 1896 l'economista italiano Vilfredo Pareto si accorse che l'80% dei terreni era di proprietà del 20% della popolazione. Ma, ancora una volta, non era finita: osservando le piante di piselli del suo giardino notò che il 20% dei bacelli conteneva l'80% dei piselli.

Per motivi imperscutabili, queste proporzioni si ritrovano ovunque nel mondo, naturale e non: nel 1989 il 20% della popolazione possedeva l'82,7% delle ricchezze; negli Stati Uniti il 20% dei pazienti usa l'80% delle risorse mediche e via così.

Anche la legge di Zipf trova riscontro nella statistica di eventi non connessi alle parole. Dalla magnitudine dei terremoti alle mosse di apertura negli scacchi, dal diametro dei crateri sulla Luna al traffico dei siti Internet: in tutti questi (e molti altri) casi, la scala della frequenza è sempre zipfiana.

21 agosto 2017 Davide Lizzani
Ora in Edicola
Scopri il mondo Focus. Ogni mese in edicola potrai scegliere la rivista che più di appassiona. Focus il magazine di divulgazione scientifica più letto in Italia, Focus Storia per conoscere la storia in modo nuovo ed avvincente e Focus Domande & Risposte per chi ama l'intrattenimento curioso e intelligente.

La Bibbia è il libro più famoso del mondo. Eppure, quanti sanno leggere fra le righe del racconto biblico? Questo numero di Focus Storia entra nelle pagine dell'Antico Testamento per comprendere dove finisce il mito e comincia la storia, anche alla luce delle ultime scoperte archeologiche. E ancora: la Crimea, terra di conquista oggi come ieri; l'antagonismo fra Coca e Pepsi negli anni della Guerra Fredda; gli artisti-scienziati che, quando non c'era la fotografia, disegnavano piante e animali per studiarli e farli conoscere.

 

ABBONATI A 29,90€

Come sta la Terra? E che cosa può fare l'uomo per salvarla da se stesso? Le risposte nel dossier di Focus dedicato a chi vuol conoscere lo stato di salute del Pianeta e puntare a un progresso sostenibile. E ancora: come si forma ogni cosa? Quasi tutti gli atomi che compongono ciò che conosciamo si sono generati in astri oggi scomparsi; a cosa servono gli scherzi? A ribadire (o ribaltare) i rapporti di potere; se non ci fosse il dolore? Mancherebbe un segnale fondamentale che ci difende e induce solidarietà.

ABBONATI A 31,90€
Follow us