Le nostre mani pesano il doppio di quanto pensiamo: lo afferma uno studio condotto dalla Birkbeck, University of London (Regno Unito) e pubblicato su Current Biology, che ha coinvolto 20 adulti e ha rilevato che, a riposo, le mani ci sembrano molto più leggere di quanto in realtà non siano.
Protesi leggere. I motivi per cui in generale riteniamo così leggere le nostre mani non del tutto sono chiari, ma Denise Cadete, una degli autori, ipotizza che si tratti di un meccanismo messo in atto dal nostro sistema nervoso per facilitare i movimenti. A riprova che si tratta effettivamente di un inganno della mente, basti pensare che spesso i pazienti a cui sono state applicate delle protesi si lamentano del loro peso eccessivo, quando in realtà queste sono addirittura più leggere delle mani reali. Secondo Cadete, se gli scienziati riuscissero a convincere i pazienti che le protesi sono parte del loro corpo, questi riuscirebbero a percepirle come più leggere, proprio come accade a tutti noi con le mani.
L'esperimento. I ricercatori hanno chiesto ai 20 partecipanti di rilassare il braccio sinistro su un supporto, dapprima lasciando penzolare la mano liberamente, poi appoggiandola e attaccando al polso un peso. Durante l'intera durata dell'esperimento i volontari non potevano vedere le proprie mani o i pesi.
Gli studiosi hanno quindi chiesto a ogni partecipante se ritenesse più leggera la propria mano o il peso: in media, i volontari hanno assegnato un peso di 200 grammi alla propria mano, contro i circa 400 grammi reali, sottostimandone il peso reale del 49,4%.
Mano affaticata. In una seconda parte dell'esperimento, i ricercatori hanno indagato se la percezione delle persone potesse essere alterata dalla fatica: hanno quindi ripetuto il test sui volontari, chiedendo loro di stringere più volte per dieci minuti un dinamometro portatile, normalmente utilizzato per misurare la forza di una presa. Dopo l'attività, i partecipanti hanno sottostimato il peso della propria mano affaticata solo del 29%, a dimostrazione che più lavoriamo con le nostre mani, più le sentiamo pesanti – un meccanismo che serve forse a farci riposare dopo un'attività intensa.