È forse la più iconica immagine della fine della Guerra: "V-J Day in Times Square": un marinaio che bacia un'infermiera, accompagnandola cedevolmente in un casqué, durante i festeggiamenti della Giornata della vittoria sul Giappone (conosciuta nei paesi anglofoni come Victory over Japan Day o con la sigla V-J Day).
Fu scattata alle 17 e 51 minuti del il 14 agosto 1945 dal fotografo Alfred Eisenstaedt con una Leica IIIa, durante le manifestazioni spontanee di gioia per la fine della guerra a New York. Fu pubblicata dalla rivista LIFE, diventando l’immagine simbolo del giubilo degli americani per la fine della Seconda Guerra Mondiale. Ma come tutte le immagini che hanno fatto Storia, ha la sua storia, che un po’ contraddice quanto si vede…
1. Greta e George. Anzitutto i nomi dei protagonisti: la donna baciata è morta a settembre 2016 all'età di 92 anni. Si chiamava Greta Zimmer Friedman e faceva l’infermiera presso un dentista di Times Square. Il marinaio invece si chiamava George Mendonsa. Almeno questo secondo la maggior parte dei giornalisti che hanno indagato su quella foto, visto che in tanti si sono fatti avanti dopo la pubblicazione dell'immagine.
2. Perfetti sconosciuti. I due non si conoscevano, ma si incontrarono durante la festa in strada: tempo di bisboccia e di follia, dopo che il Presidente Truman aveva annunciato che gli Stati Uniti erano finalmente usciti dall’incubo della guerra, che gli erano costati 413 mila morti.
3. Nessun romanticismo. »Non era proprio un bacio - ha rivelato la Friedman in un'intervista del 2005 per il progetto Veterans History - era solo qualcuno che festeggiava, non era un evento romantico. Ma solo un modo per ringraziare Iddio che la guerra fosse finita». E poi: «'Quell'uomo era molto forte. Io non lo stavo baciando. Fu lui a baciare me».
Non a caso negli anni a venire, con l’avvento del femminismo, qualcuno ipotizzò che più che un gesto romantico quella del marinaio verso l’infermiera fu una sorta di violenza.
4. Ma nessuna posa. La posa romantica del bacio era molto in voga negli anni '40 e i fotografi la richiedevano spesso ai soggetti immortalati. Ma in quel caso Eisenstaedt fu attirato da un evento spontaneo, non programmato. Chissà, forse Mendonsa voleva proprio ripetere quello che aveva visto fare in una foto. «Arrivammo a Times Square - ha raccontato lui alla CNN - quando vidi l'infermiera. Avevo bevuto qualche drink, ed ebbi l'istinto di afferrarla».
5. La versione del fotografo. «A Times Square nel V-J Day, ho visto un marinaio che correva lungo la strada afferrando qualsiasi ragazza vedesse.
Che lei fosse una nonna, robusta, magra non faceva differenza. Stavo correndo davanti a lui con la mia Leica guardandomi indietro, ma nessuna dei possibili scatti mi piacevano. Poi, all'improvviso, in un lampo, ho visto che afferrava qualcosa di bianco: mi sono girato e ho cliccato nel momento in cui il marinaio baciava l'infermiera. Se lei fosse stata vestita con un abito scuro non avrei mai preso l'immagine. Lo stesso se il marinaio avesse indossato una divisa bianca. Ho scattato esattamente quattro immagini, nel giro di pochi secondi. Solo una era giusta, a causa del bilanciamento. Nelle altre l'enfasi è sbagliata - il marinaio sul lato sinistro è troppo piccolo o troppo alto. La gente mi dice che quando io sarò in cielo mi ricorderanno per questa immagine». (Alfred Eisenstaedt 1898 - 1995).
6. Perdiamoci di vista. Poiché stava fotografando gli eventi in rapida evoluzione durante le celebrazioni, Eisenstaedt non riuscì a ottenere i nomi della coppietta per caso e i dettagli. La piazza si affollò presto e fotografo e protagonisti si persero di vista. Così negli anni a venire, in molti impostori si sono fatti avanti, affermando di essere loro Greta e George.
7. Un’altra foto. Quel bacio rubato per le strade di New York non colpì solo Alfred Eisenstaedt, ma anche il fotografo militare Victor Jorgensen, la cui foto fu pubblicata il giorno dopo sul New York Times. I soggetti sono gli stessi, ma visti di lato. La versione frontale di Eisenstaedt evidentemente piacque di più.
8. L'occhio scientifico. Alcuni ricercatori dell'Università del Texas e dell'Iowa hanno analizzato gli ingrandimenti degli scatti di Eisenstaedt e Jorgensen e sono riusciti a scoprire - studiando le ombre e osservando le lancette degli orologi stradali - che i due si sono baciati alle 17.51 e che le foto sono state scattate a sud della 45° strada, guardando a nord da una posizione in cui Broadway e la Settima Strada convergono.