Lo Stato americano del New Mexico prende il nome dal Messico. Così come New York lo prende dalla città inglese di York, in onore dell’omonimo ducato. E la Nuova Zelanda? Da dove prende il suo nome?
La risposta è facile: dalla Zelanda, la provincia più occidentale dei Paesi Bassi, che è composta anche da isole e il suo nome in olandese significa "terra del mare”. A chiamarla così furono i cartografi olandesi Hendrik Brouwer e Joan Blaeu, dopo che nel 1642 la Nuova Zelanda era stata scoperta da Abel Tasman. L’associazione con la Zelanda ai due studiosi venne spontanea, perché entrambi i territori erano formati da isole, da cui il nome Nieuw Zeeland.


In seguito alla spedizione di Tasman (da cui prenderà nome la Tasmania), la Nuova Zelanda restò a lungo inesplorata, fin quando, attorno al 1770, l’impero britannico manifestò interesse commerciale ed economico in quella zona del Pacifico e nel 1768 il capitano James Cook, su mandato della Società Reale, partì per Tahiti.
Cook salpò da Plymouth a fine agosto con una spedizione che aveva un interesse scientifico, osservare il transito di Venere davanti al sole. Attraccò in Nuova Zelanda nell'ottobre 1769 e durante quel viaggio e altri due successivi ne tracciò i confini, scoprendo anche lo stretto che porta il suo nome.
I viaggi del capitano esploratore e il successivo interesse dell’Impero britannico (che colonizzò la Nuova Zelanda attorno al 1840), fecero sì che il nome dello stato insulare dell'Oceania venisse in parte anglicizzato: da Nieuw Zeeland a New Zealand. E per noi italiani, Nuova Zelanda.