Curiosità

Pompieri rossi e taxi bianchi: le storie dei colori che ci circondano

Dai tre colori del semaforo al bianco dei taxi, fino alla zebratura delle strisce pedonali: i colori del mondo che ci circonda non sono casuali, ma hanno una spiegazione ben precisa. Quasi tutti...

Perché gli aerei sono bianchi e non… rossi, come (per esempio) i mezzi dei pompieri? E perché le strisce pedonali non sono multicolori? E i semafori? Dove nasce la tradizione della segnaletica rosso-giallo-verde? Non ci facciamo caso, ma i colori del mondo che ci circondano hanno quasi sempre un senso: a volte è per semplice questione di praticità che un oggetto ha adottato un colore. Ma spesso le variazioni cromatiche sono figlie di precisi eventi storici.

I taxi. In Italia nel 1993 una legge ha imposto ai tassisti di acquistare solo taxi bianchi al cambio d’auto: questo ha portato il vantaggio di non deprezzare il veicolo al momento in cui fosse stato rivenduto (perché il giallo usato fino ad allora avrebbe richiesto una bella riverniciata). Da dove era nato l'uso del giallo per i taxi (a New York, per esempio, è ancora così)?Ciò si deve a John Hertz, che per lanciare la sua attività di taxi a Chicago nel 1915, finanziò una ricerca di un’università locale per determinare quale fosse il colore più visibile per un veicolo da lontano. Lo studio rivelò che il giallo era quello che si distingueva meglio, così dipinse di giallo le sue vetture. Ben presto altre compagnie seguirono il suo esempio. In realtà nel 1909, già Albert Rockwell aveva dipinto i suoi taxi di giallo. Ma in questo caso il suggerimento era arrivato non da un team di studiosi, ma dalla moglie.

La carta igienica. Da qualche anno sugli scaffali è apparsa anche in tenui tonalità pastello. Ma la carta igienica è quasi sempre bianca. Il motivo? Perché viene sbiancata (con un processo che ha un suo costo) come si fa con la carta su cui scriviamo. Diversamente l'una e l'altra sarebbero di un colore grigio brunastro. Se sbiancare i fogli su cui scriviamo ha un senso evidente, perché farlo anche con la carta igienica? Le possibili spiegazioni sono due. La carta viene candeggiata per rimuovere la lignina, la sostanza che rende gli alberi "rigidi": dunque sbiancarla serve anche ad ammorbidirla. Una seconda ragione ha a che fare con la nostra psicologia: il bianco è sinonimo di pulito. Una carta igienica con colori accesi ci lascerebbe forse un po' perplessi e il rischio di un insuccesso commerciale sarebbe forte.

Il camion dei pompieri. Il rosso è di fatto il colore dei camion dei pompieri in tutto il mondo. C’è chi ritiene che i primi camion dei pompieri adottarono il rosso perché all'epoca era la vernice più economica in circolazione ed essendo i vigili del fuoco un corpo formato da volontari non pagati, occorreva risparmiare anche sulla verniciatura dei veicoli.

Ma c’è anche chi invece afferma che i primi camion dei pompieri furono dipinti di rosso perché i vigili del fuoco volevano che fossero ben visibili in strada, in un momento storico in cui - ricordiamolo - la maggior parte dei veicoli in circolazione erano neri. I primi camion dei pompieri a motore negli Usa apparvero attorno al 1911. E se avessero ragione entrambi?

Le strisce pedonali. Alla fine degli anni '40, il governo britannico lanciò un esperimento per determinare i colori più adatti a contrassegnare gli attraversamenti pedonali, di cui si parlava già dal 1934. La cosa si era resa necessaria dopo l'aumento del numero di incidenti. In quel periodo, a Londra e dintorni, c'era il boom delle auto, ma mancava ancora l'abitudine nel condividere le strade tra veicoli e pedoni: gli incidenti erano all’ordine del giorno.

Per gli attraversamenti pedonali, il governo di Sua Maestà decise di ricorrere a contrassegni sulle strade: i colori che sembravano risultare più visibili, dopo alcuni tentativi (compresa l’accoppiata giallo e blu), furono il bianco e nero. La zebratura permetteva inoltre ai pedoni di farsi meglio notare. Secondo lo Smithsonian Institute le prime strisce pedonali bianche e nere di Abbey Road furono installate verso la fine degli anni '50, più o meno 10 anni prima che i Beatles le rendessero celebri in tutto il mondo.

Gli aerei. Fateci caso: tranne rare e recenti eccezioni, gli aerei civili, sono quasi sempre bianchi. Innanzitutto per motivi economici, perché il bianco generalmente costa meno (e anche con questo accorgimento, verniciare completamente un aereo può arrivare a costare anche più di 100 mila euro!) e richiede meno manutenzione. Inoltre il bianco riflette la maggior parte della luce solare sull'aereo, mentre un colore più scuro la assorbe: questo significa che un aereo di colore bianco si scalda anche meno. Infine la vernice bianca avrebbe anche il vantaggio di rendere più evidenti eventuali ammaccature sulla superficie di ali e fusoliera.

Il semaforo. Il semaforo come lo conosciamo oggi si ispira a un sistema utilizzato dall'industria ferroviaria sin dal 1830. Al principio aveva solo 2 colori: rosso per stop e bianco per via libera. In seguito è stata aggiunta una luce verde a significare cautela. Quindi rosso per fermarsi, verde per prudenza e bianco per via libera, secondo uno schema che alcuni storici attribuiscono a Henry Booth della Liverpool and Manchester Railway. Tuttavia, successivamente, la luce bianca si è mostrata poco adatta al suo scopo, in quanto i macchinisti la scambiavano con altre luci simili.

Le compagnie ferroviarie decisero così di sostituire il bianco con il verde. Serviva a quel punto una luce che indicasse cautela al macchinista: la scelta cadde sul giallo, più visibile del verde e meno del rosso. Fu l’ingegnere ferroviario John Peake Knight, specializzato nella progettazione di sistemi di segnalazione per la ferrovia britannica, a proporre nel 1868 alla polizia inglese l’idea di utilizzare un sistema simile anche su strada per gestire meglio il traffico di carrozze e cavalli.

30 luglio 2019 Eugenio Spagnuolo
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