Nelle gare di atletica chi parte dalla corsia più lontana dallo starter non solo sente il colpo di pistola in ritardo rispetto agli avversari, ma lo sente meno intenso e ragisce più lentamente. Il problema è risolvibile, ma alle prossime olimpiadi andrà comunque così. (Alessandro Bolla, 25 giugno 2008)
Che il suono arrivi dopo a chi si trova più lontano non è certo una novità, ma questa incontrovertibile e semplice legge della fisica incombe sulle prossime Olimpiadi di Pechino e rischia di mettere in discussione l'attentibilità dei verdetti che arriveranno dalla pista. Un recente studio condotto in Canada rivela infatti che nelle gare di velocità gli atleti che si trovano a gareggiare sulla corsia più interna ottengono dalla loro posizione un vantaggio quantificabile in centesimi di secondo, più che suffcienti a fare la differenza tra un gradino e l'altro del podio.
Chi ben comincia... Partire in prima corsia, la più vicina alla postazione dello starter, consente infatti ai velocisti di percepire il "bang" della pistola in anticipo rispetto agli avversari che gareggiano nella corsia più esterna. Nella staffetta 4x100, in cui gli atleti non partono allineati ma sfalsati di diversi metri l'uno dall'altro, questo vantaggio può superare i 150 millisecondi. Jesus Dapena, docente di biomeccanica all'università dell'Indiana, ha analizzato diverse gare, scoprendo che il ritardo nello stacco dai blocchi degli altelti più esterni è assolutamente prevedibile, essendo più o meno uguale al tempo che il suono impiega a raggiungere le loro orecchie. Per ovviare a questo inconveniente nelle gare più importanti vengono adottate delle speciali pistole elettroniche silenziose, collegate ad altoparlanti posti sui blocchi di partenza, così che ogni atleta possa percepire il rumore dello sparo nello stesso preciso istante. Questo sistema però non verrà adottato alle Olimpiadi di Pechino, dove lo starter utilizzerà ancora la pistola tradizionale.
Scatti di paura. A questo vantaggio di natura fisica se ne aggiunge un altro, di natura psicologica, recentemente scoperto da David Collins, neuroscienziato dell'università di Alberta, in Canada. Collins ha testato la velocità di reazione sui blocchi di partenza di decine di sprinter, professionisti e non, scoprendo che il tempo di risposta diminuisce di circa 18 millisecondi quando il rumore provocato dallo sparo aumenta da 80 a 120 decibel. Questa specie di "paura della pistola" attribuisce agli atleti che si trovano sulla corsia interna un ulteriore vantaggio. La Iaaf (Federazione internazionale di atletica) ha ammesso l'esistenza di questi problemi e si è impegnata a rivedere standard e procedure di partenza per trovare una soluzione, ma è escluso che qualcosa possa essere fatto prima delle Olimpiadi di Pechino.