E’ la notte tra il 25 e il 26 aprile quando alcuni tecnici nella centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina, stanno compiendo degli esperimenti al reattore nucleare numero 4. Alle 1,23 (ora locale) il reattore si incendia, facendo esplodere l’intero edificio. E’ il più grave incidente nucleare della storia: si sprigiona nell’atmosfera una radioattività compresa tra gli 80 e i 185 milioni di curie, una quantità di molto superiore a quella liberata dalle bombe di Hiroshima e Nagasaki. I morti ufficiali del disastro sono 42, ma le vittime delle radiazioni secondo gli scienziati europei sono diverse migliaia e 850000 persone vivono tuttora nelle regioni contaminate.