Qual è la regione d’Italia più intollerante nei confronti degli stranieri? E la città più omofoba? La risposta a queste e altre poco edificanti domande potrebbe arrivare molto presto da Vox-Osservatorio italiano sui diritti, grazie a una collaborazione con il Dipartimento di Informatica dell'Università degli studi di Bari Aldo Moro, l'Università degli studi di Milano e la Facoltà di Medicina e Psicologia dell'Università La Sapienza di Roma.
Le quattro organizzazioni, sotto la supervisione dello psicologo Vittorio Lingiardi, vogliono infatti realizzare la prima mappa italiana dell’odio basta sui Tweet.
Tweet odiosi...
L’idea, che ricalca molto da vicino la Hate Map della Humboldt State University della California, è quella di raccogliere i tweet georeferenziati cinguettati nel nostro paese e catalogarli in base al contenuto.
Al momento gli ideatori del progetto sono a caccia di risorse attraverso la piattaforma di crowdfunding www.limoney.it
I numeri della vergogna
Secondo i dati diffusi da Vox, solo nel 2013, 6.743.000 sono state le donne vittime di abusi fisici o sessuali, 1 gay su 4 è stato vittima di violenza (20.000 richieste di aiuto pervenute al Gay Center), mentre il 45% dei giovani si considera xenofobo o diffida degli stranieri.
In questo scenario, i social network giocano un ruolo non indifferente nell’alimentare sentimenti e parole di intolleranza e di odio verso il prossimo.
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