Lo studio di design londinese Dorothy ha realizzato The World Song Map, un planisfero immaginario nel quale i nomi degli stati, città, fiumi, laghi e mari sono stati sostituiti da titoli di canzoni.
La mappa, disegnata con la proiezione di Mercatore e in stile anni '50, raccoglie oltre 1.000 titoli (che si possono ascoltare in questa playlist di Spotify).
L'elenco va dai grandi classici come Born in the U.S.A. (Bruce Springsteen), Back in the U.S.S.R. (The Beatles), Anarchy in the U.K. (Sex Pistols), London calling (The Clash), China Girl (David Bowie), New York, New York (Frank Sinatra), Radio Ethiopia (Patti Smith) e Radio Free Europe (R.E.M) ad altri brani meno noti, ma apprezzati dai design dell'agenzia, come Trans Europe Express (Kraftwerk), No Sleep till Brooklyn (Beastie Boys), Town Called Malice (The Jam), Hong Kong Garden (Siouxsie and the Banshees) e Fake Tales of San Francisco (Arctic Monkeys).
A onor del vero mancano alcuni brani che ci sarebbero stati molto bene. Per esempio Barcelona (Freddie Mercury e Montserrat Caballé) e Albuquerque (Neil Young) o anche qualche canzone italiana come Roma Capoccia (Antonello Venditti) e Milano e Vincenzo (Alberto Fortis).
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Se ti piacciono le mappe strane non perderti le antiche vie romane come linee della metropolitana e le carte geografiche che non vi hanno fatto vedere a scuola.
H/t: Zingarate