È colpa della Luna piena..., lo abbiamo sentito dire tante volte, talora scherzandoci sopra, altre volte più seriamente. Sì, perché negli anni sono usciti un gran numero di libri che raccontavano quanto e come la Luna piena avesse un influsso sugli uomini, portando un maggior numero di tristi e (eccezionalmente) lieti eventi.
Alla Luna piena è stata data la colpa del caos che si abbatte in quei giorni nei "pronto soccorso" degli ospedali. «È la convinzione di molti infermieri, ma non c’è nulla di vero», commenta Jean-Luc Margot, dell’Università della California, che ha voluto fare il punto della situazione una volta per tutte.
Un lavoro sbagliato. Negli ultimi anni altri studi avevano assolto la Luna dalla responsabilità di favorire incidenti stradali, il numero di decessi per infarto, il numero di liti tra persone che si sentirebbero più irascibili del solito, la relazione con le mestruazioni, le complicazioni alla nascite, la depressione, le attività criminali e tante altre convinzioni popolari.
L’ultimo (speriamo) mito a cadere è la relazione tra il nostro bel satellite e il maggiore numero di nascite. «È difficile da far cadere - ha spiegato Margot - perché ancora nel 2004 uno studio di questa università, su dati raccolti da una unità medica di Barcellona (Spagna), difendeva l'idea di una correlazione.» Margot ha voluto vederci chiaro e, rianalizzando i dati a disposizione, ha scoperto un gran numero di errori sia nella raccolta sia nell’elaborazione. E questo lo ha portato a dire... «La Luna piena è del tutto innocente!»
A chi vuoi credere? «Le persone tendono a credere solo in ciò e in chi sostiene tesi che rafforzano le proprie convinzioni e credenze, non a chi dimostra il contrario», spiega Margot. Basti pensare che, secondo un sondaggio Gallup, negli Stati Uniti 3 americani su 4 credono nei fantasmi e nelle streghe. E ci sono sondaggi che rivelano come 4 americani su 10 credano che gli esseri umani sono stati creati negli ultimi 10.000 anni; e ancora un 6% crede che gli sbarchi sulla Luna delle missione Apollo non siano mai avvenuti.
«E nonostante tutto ciò, per pubblicare il mio lavoro su una rivista scientifica ho dovuto sudare... Tutte le riviste a cui l’ho proposto, pur giudicandolo interessante, hanno trovato una scusa banale per non pubblicarlo», racconta Margot: «eppure i pregiudizi andrebbero combattuti a partire dalla ricerca scientifica».