Il rischio di una bomba a bordo di un aereo è concreto. Così governi e compagnie aeree hanno inasprito regole e controlli e introdotti i controversi body scanner per ispezionare l’intero corpo dei passeggeri alla ricerca di ordigni. L’ultimo ritrovato sono le borse in grado di contenere le eventuali esplosioni.
“Il segreto di Fly-Bag è un composto hi-tech composto di silice trattato a livello molecolare con nanotecnologie”
Ultima spiaggia - Speriamo che non succeda mai, ma se una bomba riesce a passare tutti i controlli in aeroporto questa nuova invenzione rappresenterebbe l’ultima spiaggia per equipaggio e passeggeri. Non si tratta in realtà di una valigia passeggeri, quanto di un enorme vano in tessuto che ospita i bagagli nella stiva di un aereo. Fly-Bag, in fase di sviluppo presso l’Università inglese di Sheffield - in collaborazione con l’azienda Blastech - è realizzata in un tessuto in grado di contenere l’esplosione di un’eventuale bomba, i frammenti che vengono proiettati a tutta velocità dopo la deflagrazione e l’espansione dei gas.
Armatura liquida - Il segreto di Fly-Bag è una combinazione di diversi strati di tessuti hi-tech con diverse caratteristiche che vanno da quelli progettati per resistere alla forza delle schegge a quelli in grado di espandersi in maniera controllata senza provocare lacerazioni. Uno dei componenti fondamentali è infatti il rivestimento elastomerico interno impregnato di STF (shear thickening fluid) conosciuto anche come “armatura liquida” realizzata da un composto di silice trattato a livello molecolare con nanotecnologie: è morbido e flessibile ma con una struttura dinamica che lo rende a prova di esplosione. (pp)
Silvia Ponzio