Il 22 ottobre ha preso il via “A tasting of wines from Italy”, il roadshow del vino italiano riservato unicamente al trade ed organizzato dall’ICE Canada. Giunto alla 23esima edizione il tour farà tappa come ogni anno a Vancouver, Calgary, Toronto e terminerà a Montréal.
L’iniziativa è divenuta con gli anni l’appuntamento commerciale di riferimento per il trade canadese e rappresenta oggi l’evento più atteso e accreditato dedicato al vino italiano in Canada. 100 produttori italiani parteciperanno ai walk around tasting e stringeranno contatti con oltre 3.500 operatori tra agenti vino, rappresentanti dei monopoli, Ho.Re.Ca., giornalisti specializzati, opinion leaders, wine lovers e altri interlocutori specializzati che parteciperanno numerosi nelle quattro città.
A Montréal, una particolare attenzione sarà dedicata anche alla formazione dei giovani sommelier canadesi. Sarà infatti organizzato un momento formativo per i giovani studenti provenienti dalle cinque più importanti scuole di sommelier del Québec. L’ICE consegnerà un premio per il miglior sommelier tra i finissants del corso di sommellerie della più importante scuola del Québec. Con questa edizione 2018 nelle tappe del west Canada prenderanno il via per la prima volta alcune iniziative a supporto della manifestazione principale.
A Vancouver il seminario Taste of Tuscany destinato ai product consultants del monopolio e ai wine media mentre a Calgary ci sara' la premiazione della migliore Italian restaurants wine list in collaborazione con la principale rivista del settore. In collaborazione con Vinitaly al via i corsi di formazione nelle aree dove il vino e’ meno conosciuto con tappe a Ottawa, Halifax, St.Johns. Il vino italiano sul mercato del Canada è in piena salute. I dati parlano chiaro: il valore delle importazioni negli ultimi 10 anni è aumentato in modo esponenziale da 301 Milioni a 515 Milioni, una crescita del 71%. L’Italia è il primo esportatore di vino in Canada in termini di litri, con 80 milioni di litri forniti nel 2017, una crescita dell’9% rispetto al 2016 (73,4 milioni di litri). In termini di vendite, il vino italiano ha superato il miliardo di dollari canadesi: circa 1/7 del fatturato totale del vino in Canada.
Il settore vinicolo è davvero un pilastro fondamentale del Made in Italy in Canada. Le tipologie di vino e i territori sono ancora dominati dalla presenza di regioni importanti come Toscana, Veneto, ma è importante sottolineare l’emergere delle regioni meridionali (Puglia, Campania, Sicilia) che per il rapporto qualità prezzo sono competitive. Il Canada è un Paese ad alto consumo di bevande alcoliche e il vino in particolare è cresciuto in modo significativo specialmente nelle Province più popolate, come Ontario e Québec.
Secondo i dati pubblicati da Statistics Canada, negli ultimi due anni i canadesi hanno speso circa 7 miliardi di dollari per l’acquisto di vino. L’interesse dei baby boomers e dei millennials per i prodotti vinicoli, così come la maggiore varietà e qualità dei vini presenti sul mercato, sono tutti fattori che spiegano l’interesse crescente dei consumatori canadesi per il vino, anche dal punto di vista qualitativo, nella gamma dei prodotti richiesti.
«Siamo il punto di riferimento in Canada per il vino italiano e siamo contenti che la qualità del nostro lavoro si rifletta sulla nostra posizione nel mercato locale», dichiara Matteo Picariello direttore ICE Canada, «ICE ha rapporti solidi di collaborazione con i vari monopoli provinciali, con i quali organizza regolarmente iniziative di promozione del prodotto italiano a livello di grande distribuzione.
La conoscenza del territorio italiano è un altro impegno su cui ICE punta, attraverso una serie di eventi nel corso dell’anno, come seminari, discovery trips per operatori privati e funzionari del monopolio, di fatto rendendo il lavoro dei nostri uffici in Canada quasi quotidiano per questo settore. I dati relativi ai primi 8 mesi del 2018», continua Picariello, «indicano però un rallentamento nella corsa dei nostri vini: nei primi 8 mesi del 2017 l’Italia ha esportato 53 milioni di litri di vino; nello stesso periodo del 2018 51 milioni di litri (-3,4%), i dati in valore indicano comunque una crescita del 6,5%.
Seppure si tratti di un dato provvisorio che potrebbe venire considerato di assestamento, dovuto alla forte crescita recente dei nostri prodotti rispetto soprattutto alle quote di mercato dei vini d’oltralpe o al recente boom delle nostre bollicine», conclude Picariello, «è un dato che monitoreremo con attenzione e spostando parzialmente il focus del sostegno ITA da iniziative volte principalmente a favorire l’ingresso di nuovi prodotti/produttori ad anche azioni di supporto ai consumi e campagne social e pubblicitaria».