Curiosità

È inutile cercare gli alieni: dormono

Se gli alieni non ci parlano, è perché dormono: in attesa di tempi migliori. Perché l'Universo è troppo caldo per i loro computer.

Dove sono gli alieni, tutti quegli alieni antichi e super-avanzati di cui è (o dovrebbe) essere pieno l'Universo? Oggi abbiamo una risposta. Non sappiamo se sia sensata o dettata dallo sconforto, ma è comunque una risposta: dormono!

Diciamo subito che "dormono" è la parola umana per descrivere uno stato più avanzato del sonno, la cosiddetta estivazione, utile a rispondere a precise esigenze. Sulla Terra l'estivazione è un trucco escogitato da alcuni animali e vegetali, tipici per esempio delle regioni desertiche tropicali, che permette loro di sopravvivere per lunghi periodi di grande caldo, in mancanza di acqua e cibo, riducendo il loro metabolismo.

Il progetto di una sfera di Dyson (vedi!) attorno a un Sole richiede di certo una gran quantità di calcoli!

Le società tecnologicamente più avanzate dell'Universo, quelle che potrebbero aver trovato il modo per giungere fino a noi da distanze cosmiche e fare di noi ciò che vogliono, si sarebbero dunque estivate. Ma per motivi molto seri, affermano Anders Sandberg, Stuart Armstrong e Milan Cirkovi'c (della Oxford University) in uno studio pubblicato nell'archivio arXiv (qui in pdf), certo non per mancanza di acqua, frutta e altri generi di conforto.

«L’idea di fondo sta nel fatto che le civiltà avanzate basano la loro tecnologia soprattutto sui calcoli», afferma Sandberg, «e poiché il calcolo ha un elevato costo energetico, che finisce col limitarne l'uso, e che è direttamente proporzionale alla temperatura dell’ambiente in cui ci si trova, queste creature stanno attendendo che l’Universo si raffreddi.»

Meno energia, più calcoli. «Questo spiega l’apparente assenza di antiche civiltà avanzate», conclude il ricercatore.

L'umanità ha più volte lanciato nello Spazio segnali della nostra esistenza: questo non è granché, ma comunque sì, siamo noi.

Stiamo parlando di civiltà enormemente superiori alla nostra, che hanno la capacità di sfruttare l’energia del loro intero sistema solare, forse addirittura della loro intera galassia, buco nero compreso. Civiltà capaci di viaggiare da una stella all'altra infischiandosene della velocità della luce.

In questo stato ipertecnologico, che noi terrestri nemmeno riusciamo a immaginare, l’elemento più importante per avanzare nella loro esplorazione e forse nel dominio dell’Universo è il calcolo (questo possiamo capirlo: è il pilastro della finanza!). A quel livello, però, i calcoli richiedono maggiori energie se l’Universo è caldo (ed è caldo).

Poiché però il Cosmo si sta raffreddando, come affermano le teorie e i rilevamenti dell’energia di fondo dell’Universo, attendere un po', forse qualche miliardo di anni, potrebbe non essere una cattiva idea.

Fermi o Sandberg? Chissà che cosa penserebbe di questa bizzarra teoria Enrico Fermi, al quale durante un pranzo venne chiesto come mai se gli alieni esistono non si fanno sentire o vedere? Dopo averci pensato per qualche giorno, il Nobel per la Fisica (1938) diede la famosa risposta: «Be', perché non esistono».

Se Sandberg ha ragione, gli alieni iper-avanzati esistono: si sono sviluppati molto prima della comparsa della Terra, si sono espansi e hanno preso il controllo dell'Universo conquistato. Adesso, però, dormono.

7 giugno 2017 Luigi Bignami
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