I voli intercontinentali hanno un difetto irrimediabile: sono terribilmente lunghi! Se vi è capitato di prenderne uno, saprete sicuramente che, dopo alcune ore di viaggio, si viene sistematicamente sopraffatti dalla noia. L’unico vero palliativo è il cosiddetto intrattenimento inflight offerto ai passeggeri: ovviamente non stiamo parlando di villaggi turistici tra le nuvole, ma quantomeno di piattaforme multimediali che consentono di vedere film e notizie standosene comodamente seduti al proprio posto.
La multinazionale Virgin, il cui fondatore Richard Branson ha sempre mostrato grande attenzione verso il mondo dei viaggi e della musica, lancerà entro la fine del 2012 un nuovo servizio, denominato BoardConnect, a bordo dei voli Lufthansa. Sugli Airbus A320 della compagnia di bandiera tedesca, impegnati nelle traversate transoceaniche, verrà installato uno schermo LCD in alta definizione su ogni poggiatesta e, attraverso un’apposita interfaccia touchscreen, sarà possibile connettersi ad Internet, guardare video on demand, chattare con gli altri passeggeri ed interagire con i membri dell’equipaggio, ad esempio per ordinare pasti, bevande ed i classici prodotti “duty free”. Ad integrazione del sistema, in ogni bracciolo verrà inserito uno speciale telecomando, dotato di tastiera QWERTY completa, mentre per chi non riuscirà a far a meno del proprio smartphone sarà comunque consentito l’appaiamento via Wi-Fi con l’intera piattaforma. Non sono stati ancora resi noti i sistemi operativi compatibili, né le limitazioni che inevitabilmente BoardConnect dovrà avere per salvaguardare la sicurezza degli altri passeggeri, ma non dubitiamo che, a bordo di questi aerei, verosimilmente scompariranno gli inviti a spegnere tutti i dispositivi elettronici durante il viaggio, altrimenti verrà meno buona parte del divertimento.
Se volete un assaggio di queste nuove tecnologie, vi consigliamo vivamente di provare un volo Air Canada, altra compagnia aerea appartenente alla Star Alliance: il suo sistema enRoute non sarà certamente all’altezza di quanto vi abbiamo descritto poc’anzi, ma per esperienza personale possiamo garantirvi che, soprattutto per i cinefili, c’è di che tenere gli occhi aperti per ore ed ore. E’ altrettanto palese che tutte queste ore sottratte al sonno non vi aiuteranno a superare il jet lag, pertanto vi auguriamo che, dopo l’atterraggio, le hostess abbiano la premura di distribuire compresse di melatonina. (ga)