Non c’è alcuna ricorrenza dedicata al volo dell'Apollo 10 (maggio 1969), la missione che portò due uomini a una decina di chilometri dalla Luna, prova generale per quella storica, che avrebbe portato Neil Armstrong e Buzz Aldrin (Apollo 11, luglio 1969) sulla superficie del nostro satellite.
Eppure oggi molti importanti giornali, italiani e non, parlano proprio dell'Apollo 10: per ricordare un episodio curioso (e sepolto dal tempo) come se fosse una scoperta dell'ultima ora circondata dal mistero. Un mistero gelosamente protetto dalla Nasa per anni e anni, e adesso parzialmente svelato... Nessuno scrive esplicitamente di alieni, questo sarebbe veramente "troppo", ma si lascia intendere che gli extraterrestri avrebbero qualcosa a che fare con la vicenda.
Il fatto. Durante la missione, nel momento in cui il Lem si staccò dall'Apollo, gli astronauti sentirono un’interferenza radio e chiamarono Houston per segnalarla e discuterne. Sulle pagine dei giornali quell'interferenza è diventata un misterioso suono dallo spazio.
Tra l’altro non ci fu nulla di "segreto fino al 2008", come si afferma oggi: già nel 1973, lo spiega bene Paolo Attivissimo sulle pagine del Disinformatico (il suo sito anti bufale), l’audio e le trascrizioni dell’intera missione di Apollo 10 erano facilmente ottenibili dai National Archivies degli Stati Uniti.
Chi lo dice? Mike Collins, il terzo uomo dell'Apollo 11, nel suo libro Carrying the Fire (1974) ha riportato quell’episodio così come glielo hanno descritto Cernan, Stafford e Young. E a questo punto qualcuno potrebbe sostenere che un mistero comunque deve esserci, attorno a quel suono non identificato, perché a parlarne sono gli astronauti e non la Nasa: anche questo non è vero.
La Nasa spiegò subito l'evento, nel 1969: si era trattato di una interferenza radio VHF tra il modulo lunare (il “ragno” che scendeva sulla Luna) e il modulo di servizio dell’Apollo (dove stavano gli astronauti durante il viaggio Terra-Luna e viceversa).
Versacci. E le “urla” di cui parlano i giornali? Niente urla: nelle comunicazioni tra loro e con Houston uno degli astronauti simula l'interferenza con un verso, qualcosa come un "whuuuu...": l'equipaggio ne parla con pacatezza e nel discorso anticipano già una possibile spiegazione e poi, sempre con il rumore di sottofondo, cambiano argomento.
Come mai, allora, tutto questo rumore? Questo sì che è un mistero, anche se in effetti una spiegazione potrebbe anche esserci: su di un qualche canale tv sta per iniziare una nuova serie di pseudo-documentari dedicati a "x-file" che, si dice, proverrebbero dagli archivi della Nasa. Siamo troppo malfidenti a pensare che le due cose, "vecchia bufala" e "nuove storie", potrebbero essere un'operazione ben orchestrata?
Ulteriori informazioni sul blog di Luigi Pizzimenti, storico ed esperto dei voli di Apollo 11.