In due, naturalmente. Ma questo non è stato vero in passato e, forse, non sarà sempre vero in futuro. Anticamente il gioco degli scacchi (nato in India intorno al V secolo) si praticava in quattro, fra due squadre di due giocatori, ed era complicato dal lancio di un dado (procedimento abbandonato nel XIII secolo) che designava il pezzo che bisognava muovere. E in futuro? Chissà. Alla fine dell'Ottocento il filosofo polacco Jacek Filek ha infatti inventato una nuova scacchiera - tre lati e 96 caselle, risultante dall’accostamento di tre mezze scacchiere - che permette una partita a tre. Dopo un inizio “tutti contro tutti” e il primo scacco matto, si continua a giocare in due.