A ogni epoca i suoi vizi, ok, ma chi avrebbe immaginato che sarebbe arrivato il tempo delle droghe virtuali? La sostanza in questione è la seclimina e circola su Second Life, l'universo virtuale di Internet dove i navigatori possono creare un "secondo sé" (un "avatar"), a propria immagine o completamente differente, e vivere una vita in 3d. Una vita che significa affari, incontri, divertimenti (i Duran Duran, per esempio, hanno fatto lì un concerto) e... stupefacenti.
A denunciare per primo la seclimina è stato il fumettista Warren Ellis (Marvel e altri), dopo essersi avventurato nel quartiere Seclimine Drug Shack di Second Life. «Mentre il tuo avatar si agita in un'animazione che simula uno impasticcato di brutto», racconta Ellis, «la grafica e i suoni sono ipnotici. Il sistema è pensato, da quel che capisco, per farti sentire disorientato: i muri si squagliano e il pavimento sembra fatto di... carne!» Il tutto dura una mezz'ora, «ma è bastata a incasinarmi», confessa Ellis. Che evidentemente non conosce l'esistenza del tasto "Esc".
Nella foto: carine! Ma su Second Life niente è quello che sembra, e questo potrebbe essere uno spietato terzetto di spacciatori.