Alcune confezioni contenenti parti tossiche del fugu, il pesce palla - prelibatezza "pericolosa" della cucina nipponica - sono finite per errore sul banco del fresco di un supermercato di Gamagori, nella parte centrale dell'isola di Honshū, in Giappone. Dai pacchetti non era stato rimosso il fegato dell'animale, una parte in cui si concentrano le tetrodotossine, neurotossine più velenose del cianuro, che possono risultare letali per l'uomo.
Delizia per pochi. Il fugu è considerato una specialità per palati raffinati e allo stesso tempo una "roulette russa" per gli amanti del pesce. In Giappone, per servirlo bisogna seguire un corso di tre anni, in cui si imparano a gestire occhi, reni, ovaie, fegato, cistifellea e altre parti ad alto contenuto del veleno, in modo che non ne contaminino le carni. In natura, il pesce palla utilizza questi veleni per tenere alla larga i predatori.
Appena in tempo (o quasi). Il fegato del pesce palla piatto (Sphoeroides pachygaster) è stato lasciato erroneamente nelle confezioni dopo che il responsabile dei controlli di un supermercato locale lo aveva ritenuto "a tossicità non elevata" e quindi non pericoloso, per la salute dei consumatori.
La tossicità delle oltre 190 specie specie di pesce palla varia, ma per evitare casi di avvelenamento, la vendita di questa parte del corpo è vietata, nel Paese.
Quattro confezioni sono state localizzate e restituite intatte, la quinta... no: il consumatore ha riferito di averlo servito a tavola, ma fortunatamente nessuno, in famiglia, ha avuto problemi.