Altro che previsioni meteo: negli Stati Uniti e in Canada è la marmotta a dire se l'inverno sta per finire o se il freddo è destinato a perdurare. Il 2 febbraio di ogni anno si celebra infatti il Giorno della marmotta (Groundhog Day), una festa che affonda le proprie radici nelle tradizioni locali che risalgono ai primi coloni di origine tedesca emigrati in Pennsylvania nell'800.
Per sapere cosa ci si deve aspettare, meteorologicamente parlando, in questo giorno particolare si deve osservare il rifugio di una marmotta: se quando l'animale emerge dalla tana non riesce a vedere la propria ombra perchè il cielo è nuvoloso, allora l'inverno finirà presto; ma se invece l'ombra è ben visibile perchè il cielo è limpido e brilla il sole, la marmotta si spaventerà rientrando subito nella sua tana (ma la marmotta va in letargo? Scoprilo qui). In tal caso l'inverno è destinato a durare per altre 6 settimane.
È quanto succede in particolare a Punxsutawney, in Pennsylvania, dove una marmotta in particolare viene osservata da appassionati, curiosi e turisti. Quest'anno la sua "previsione" è che l'inverno durerà ancora 6 settimane.
La tradizione è stata resa famosa anche in Italia e in tutto il mondo grazie al film Ricomincio da capo (Groundhog Day) del 1993.
Ma al di là dei festeggiamenti e degli aspetti folcloristici, cosa c'è di vero in questa usanza tutta americana? Se lo sono chiesti in molti e le risposte non sono coincidenti.
Se per gli organizzatori dei festeggiamenti del Groundhdog Day il roditore fornirebbe previsioni accurate in oltre il 75% dei casi, uno studio canadese che ha preso in considerazione 13 città nei passati 30 anni ritiene che la marmotta non ci azzecchi poi molto, solo nel 37% dei casi.