Le donne e la violenza, sia fisica che psicologica, è il tema centrale del Festival della Fotografia Etica, che si tiene a Lodi dal 17 al 19 e dal 24 al 26 ottobre 2014.
All'universo femminile è dedicata la sezione più vasta di questa edizione del festival, con cinque esposizioni realizzate da altrettanti fotografi che alzano il sipario su realtà drammatiche e nascoste, come quelle dei concorsi di bellezza americani per bambine (Beautiful Child, di Lærke Posselt) o come quelle delle donne che subiscono la mutilazione dei genitali (Taken, di Meeri Koutaniemi).
In mostra Questa bambina di due anni sta per entrare in scena al "Big Trophy Pageant" a Vidalia (Georgia), concorso di bellezza che vede protagonisti dei piccoli che possono avere anche una sola settimana di vita. Nella preparazione, le bambine vengono abbronzate con uno spray, truccate, vengono loro applicate ciglia, unghie, parrucche e vestiti con quante più finte gemme possibili. Molte hanno inoltre denti finti e lenti a contatto.
Foto: © Laerke Posselt/Agence VU’
Truccate Jordyn, tre anni, è appena stata incoronata con il titolo "Ultimate Grand Supreme" al concorso di bellezza per bambini «Big Trophy Pageant». Qui sta lottando per togliersi le ciglia finte.
Foto: © Laerke Posselt/Agence VU’
Nascoste Ragazze Saudite, avvolte nell’onnipresente "abaya", in posa con tazze da caffè in un ostello femminile.
Foto: © Olivia Arthur/Magnum Photos
Punite Islamabad, Pakistan, 2014. Nusrat, 32 anni, è stata sfigurata con dell'acido. Racconta: «Mi sono sposata in una grande famiglia. E in cambio era stato organizzato il fidanzamento con mia cognata. Quando mio fratello è diventato grande ha rifiutato di sposarla. Io l’ho aiutato a organizzare il matrimonio con la ragazza che voleva sposare. Questo è il motivo per cui mio marito e mio cognato mi hanno attaccata, una mattina, nel 2009».
Foto: © Ann-Christine Woehrl / Echo Photo Agency
Ingannate Kathmandu, Nepal, 2014. Renuka tiene tra le mani una sua fotografia di quando viaggiava in India per visitare il Taj Mahal. Era prima dell'incidente: poiché lei era di una casta differente, per evitare uno scandalo suo marito e i suoi suoceri l'hanno fatta abortire con l'inganno.
Foto: © Ann-Christine Woehrl / Echo Photo Agency
Mutilate In Kenia l'infibulazione è stata dichiarata illegale, ma rappresenta ancora un’importante tradizione tra le tribù come quella dei Masai. Nella foto, una madre mostra la lametta che verrà usata per l'infibulazione della figlia.
Foto: © Meeri Koutaniemi / Echo Photo Agency
Martoriate Racconta la fotografa: «La bambina piangeva e il pavimento si stava ricoprendo di sangue. Più il sangue fuoriusciva e più la bambina urlava. Dopo pochi minuti i suoi genitali erano irriconoscibili». L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che ci siano più di 140 milioni vittime di mutilazione, una tradizione praticata in 28 Paesi del mondo.
Foto: © Meeri Koutaniemi / Echo Photo Agency
Nelle altre sezioni del Festival, nato nel 2010 da un'idea del Gruppo Fotografico Progetto Immagine, sono presenti altri temi di grande rilevanza etica. Come nello spazio dedicato al lavoro delle Ong in territori come l'Afghanistan o il Libano, o nella sezione dedicata ai fotoreporter italiani con i reportage di Emanuele Satolli, Sandro Maddalena e Daniele Volpe.
Guerra Il reportage che ha vinto il "Master Award" si chiama "Life in War". Nella foto, un gruppo di soldati dell’Esercito Nazionale dell’Afghanistan, nel nord del Paese, durante le operazioni contro l’opposizione. La NATO è in guerra contro i Talebani dal 2001 e si prevede lascerà le operazioni in mano all’esercito afgano nel 2014.
Foto: © Majid Saedi
Patrioti Si chiama "Young Patriots" e ha vinto lo "Spot Light Award" questo reportage sui giovani partecipanti al campo militare estivo di Mogyoród, in Afghanistan. Sono equipaggiati con materiale militare fuori uso e maschere anti-gas. Ogni estate, 50 ragazzi, dai 10 anni in su, vanno per una settimana in questi campi organizzati dagli ex membri delle forze armate Ungheresi, supportati da militari in servizio.
Foto: © Oriol Segon Torra
Riposo Uno dei partecipanti durante uno dei pochi momenti di riposo in una delle tende militari dove dormono durante la permanenza settimanale. Ad ognuno di loro viene assegnato un letto scomodo, uno sgabello, una forchetta ed un cucchiaio, che dovranno custodire e mantenere in ordine.
Foto: © Oriol Segon Torra
Stregoneria Il reportage "Child-Witches of Kinshasa" ha vinto lo "Short Story Award". Questo bambina di Kinshasa, in Congo, soffre di febbre e vomito. Nel centro dell’unità di “chirurgia spirituale”, un dottore dello “Spirito Santo” estrae carne umana da lei ingerita nel “secondo mondo”, causa della sua trasformazione in strega.
Foto: © Gwenn Dubourthoumieu
Rituale Dopo essere stata ricoperta con benzina e sale, questa bambina è simbolicamente tagliata con un macete vicino ad un falò, dove la sacerdotessa scaccia la sua anima diabolica.
Foto: © Gwenn Dubourthoumieu
Il dittatore José Efrain Rios Mont ha governato il Guatemala per quasi 17 mesi tra il 1982 e il 1983: è stato processato a Città del Guatemala per genocidio e crimini contro l’umanità.
Foto: © Daniele Volpe
Madri disperate Si chiama Feliciana Bernal ed è alla ricerca dei resti di suo figlio di un anno, morto 30 anni fa, durante i massacri della popolazione indigena Ixil durante la guerra civile guatemalteca. Oggi sono in molti a cercare ancora i resti dei loro cari deceduti tra gli scavi fatti a Xe’Xuxcap, Nebaj.
Foto: © Daniele Volpe
I ribelli A Kiev, in Ucraina, un ribelle brucia un copertone per ridurre la visuale dei tiratori scelti. I moti di piazza Maidan, scoppiati nella capitale del più strategico degli Stati delle ex Repubbliche Sovietiche, hanno dato il via alla rivoluzione ucraina nel febbraio 2014.
Foto: © Sandro Maddalena
Krokodil Natasha, 28 anni, dopo aver assunto la Krokodil, nel suo appartamento alla periferia di Ekaterinburg, città russa alle porte con la Siberia. La Krokodil è una droga fatta in casa prodotta con sostanze chimiche tossiche. Chi ne fa uso si chiude in casa in un ciclo continuo di preparazione e di sballo, con un effetto che dura circa 40 minuti ogni volta.
Foto: © Emanuele Satolli
Dipendenza Alexei, 33 anni, si inietta una dose di Krokodil. A causa della sua dipendenza, Alexei ha ferite e gonfiori ai piedi ed è costretto a camminare con un bastone. Alexei vive a Ekaterinburg, dove la Krokodil è diffusa come alternativa all’eroina, considerata troppo costosa. Ekaterinburg è la prima città russa in Asia e ha circa un milione e mezzo di abitanti. Secondo i dati ufficiali, i tossicodipendenti sono circa 40.000.
Foto: © Emanuele Satolli
Profughi Muna è una profuga siriana in Libano: ha 30 anni e vive con i suoi cinque figli e altre sei persone in questo stanzone senz’acqua né elettricità a Wavel Camp, Baalbeck, in Libano, con l'aiuto di ONG internazionali come Oxfam. A Yarmouk, in Siria, abitava in una villa. Secondo le stime delle Nazioni Unite, saranno 1,5 milioni i profughi siriani nel solo Libano entro la fine del 2014. Le stime non ufficiali spostano la cifra verso i 2 milioni.
Foto: © Giada Connestari
Specializzando Il 2014 segnerà il ritiro definitivo delle truppe americane dall’Afghanistan dopo 12 anni di guerra. Davide Luppi di Emergency è il primo specializzando italiano in chirurgia generale ad andare in un ospedale di guerra per terminare il proprio percorso di studi. Un viaggio di 6 mesi, da Modena a Kabul, per completare un percorso professionale difficile da attuare in Italia.
Foto: © Simone Cerio
Nell'ambito della manifestazione si terrà la premiazione del Report Award - Premio Italiano di Fotogiornalismo, cui hanno partecipato fotografi da 41 nazioni con 600 reportage. Nelle gallery qui sopra alcune delle foto vincitrici per le varie sezioni.
