Qualcuno di voi forse le ha già viste in Rete: parliamo delle foto scattate dalla signora Eunice Clarke mentre passeggiava con i suoi cani a Glassford, nel Lanarkhire (Scozia). Nelle immagini si vedono rotoli di neve comparsi (a centinaia) nel bel mezzo di campi imbiancati: non balle di fieno "ricoperte", come molti hanno ipotizzato, o persino qualcosa di più misterioso, ma strutture di “neve arrotolata” naturali, rare ed estremamente delicate.
Come si formano. Vengono definiti “snow roller” (rullo di neve) e si formano quando la neve, soffiata dal vento, inizia a muoversi rotolando sul terreno, raccogliendo materiale lungo il cammino (un po' come si fa quando si vogliono costruire palle di neve da usare per un pupazzo di neve). Poiché i primi "fogli" che si arrotolano sono molto sottili e delicati, spesso accade che, successivamente, vengano spazzati via dal vento: in questo caso, nella parte centrale del rotolo, si produce un vuoto che dà alla struttura la forma di una grande ciambella. Man mano che il rotolo si fa più grande, gli strati di neve si compattano e dunque risulta più difficile distruggerli. Ecco perché oltre a snow roller grandi non più di un pugno, è possibile ammirarne qualcuno che raggiunge dimensioni di qualche metro di diametro.
Perché i rotoli di neve sono rari. Affinché si formino sono necessarie diverse condizioni: 1) Deve esserci uno strato superficiale di neve bagnata con una temperatura vicino al punto di fusione; 2) al di sotto, è necessaria la presenza di ghiaccio o neve polverosa: insomma, neve che non si attacchi con lo strato soprastante; 3) Un ruolo fondamentale lo gioca il vento: deve avere un'intensità sufficiente da innescare la rotazione della neve, ma non eccessiva da rompere i rulli; 4) Elemento che favorisce la formazione dei rulli, infine, è la presenza di un pendio.