Cosa fa di un ottimo giocatore di calcio un campione del mondo? Non solo il fisico e la tecnica, ma soprattutto la testa. Lo studio di un gruppo di ricercatori di Groningen ha dimostrato infatti che la pressione psicologica è il fattore che più di tutti incide negativamente sulla probabilità – ad esempio – di segnare un rigore.
Partendo da alcuni episodi dei Mondiali di Germania 2006 – tra cui il penalty sbagliato da David Trezeguet nella finalissima contro l’Italia – i ricercatori hanno notato che lo stato fisico e la bravura di un campione sono importanti nel decidere l’esito di una finalissima. Ma ciò che fa la differenza è la pressione esercitata sul singolo giocatore nei momenti clou della partita. Quindi, a una buona preparazione atletica deve seguire un altrettanto adeguato addestramento psicologico.
Guai infatti a definire i calci di rigore una “roulette” in cui conta solo la fortuna. Si è visto infatti che la nazionale inglese, che in allenamento non prova mai i penalty dal dischetto perché lo ritiene inutile, è stata eliminata proprio ai rigori. Intanto Marco Van Basten, commissario tecnico dell’Olanda, ha chiesto una mano agli autori di questo studio.
La sua squadra ultimamente ha perso ai rigori molti match decisivi e ora vuole rimediare. Staremo a vedere se nei prossimi mesi i risultati cambieranno.
Nella foto, David Trezeguet, centravanti francese che il 9 luglio scorso, durante la finalissima dei Mondiali, ha sbagliato il rigore decisivo contro l’Italia.