Quali sono le aree del mondo più sicure da visitare, meno belligeranti e con il minor numero di episodi violenti? La risposta è nei dati del Global Peace Index 2016, una classifica delle nazioni terrestri in base a un criterio di "pacificità".
La mappa interattiva elaborata da Visions of Humanity, un'iniziativa dell'Institute for Economics and Peace, include 163 paesi (il 99,7% della popolazione mondiale, con la Palestina che figura quest'anno per la prima volta), ordinati in base a 23 criteri come impatto del terrorismo, percezione della criminalità, instabilità politica, guerre, spese militari. Ne deriva un punteggio, lo "State of Peace" in una scala da 1 a 5, che va da "molto alto" a "molto basso" (cioè da molto sicuro a per nulla sicuro).
In pace. In cima alla classifica troviamo Islanda (grado di pace: 1.192), Danimarca (1.246) e Austria (1.278). Seguono Nuova Zelanda, Portogallo, Repubblica Ceca e i "classici" Svizzera, Canada, Giappone, con la Slovenia in decima posizione.
E l'Italia? Si trova alla 39esima posizione con un punteggio di 1.774. A incidere sulla posizione del nostro paese ci sono soprattutto un alto livello di criminalità percepita, un'importante militarizzazione, l'esportazione di armi e i crimini violenti compiuti sul territorio (qui le statistiche complete).
Senza pace. In fondo alla classifica, tra i paesi in cui ancora domina la violenza, a causa di conflitti ancora in atto, troviamo Yemen (3.399), Somalia (3.414), Afghanistan (3.538), Iraq (3.570), Sud Sudan (3.593) e Siria (3.806).
Un bilancio. L'Europa mantiene la posizione di regione del mondo più pacifica - sono europei 6 dei prime 7 paesi dell'indice - anche se, per l'impatto del terrorismo e l'instabilità nella vicina Turchia, il punteggio medio dei paesi europei nella classifica è leggermente peggiorato. I costi della violenza equivalgono al 13,3% del prodotto interno lordo mondiale.