Curiosità

I commenti online sono davvero tutti inutili?

Ennesima polemica dopo le dichiarazioni di Nick Denton.

È una discussione vecchia almeno tanto quanto la rete. Da quando esiste la possibilità di commentare - un post in un blog, un thread in un forum, un articolo su una rivista - c’è sempre stato qualcuno a dire: i commenti sono inutili. È davvero così?

“L’80% dei commenti in rete sarebbe fuori luogo o al vetriolo”

Molto rumore per nulla - Questa volta la lamentela sui commentatori arriva da Nick Denton, anima del gossip di Gawker, l’ottavo blog più visitato al mondo, con due milioni di contatti ogni mese. Gawker afferma che su dieci commenti, almeno otto sono inutili. E che si ritrova a scrollare le pagine delle sue notizie senza mai trovare, nello spazio aperto agli utenti, qualcosa di interessante. Per non parlare di quando i commenti vengono utilizzati per insultare l’autore del pezzo, o gli altri partecipanti alla discussione! Insopportabile. Più un sito diventa popolare, più è difficile controllare la qualità degli interventi. Denton ha rivelato di avere smesso di leggere i commenti, irritato dalla situazione. C’è chi dice che siano gli autori dei blog a suggerire il tono della discussione e, in effetti, Denton non è certo famoso per la sua pacatezza...

A ogni problema la sua soluzione - Come fare? C’è chi propone, per l’ennesima volta, di obbligare le persone a firmarsi con nome e cognome attribuendo la colpa della maleducazione all’anonimato. Denton, però, ribatte: l’anonimato è l’anima di internet. E se ti è mai capitato di veder degenerare una discussione su Facebook, per esempio, saprai che si può essere maleducati anche firmandosi per intero. Altri pensano che la soluzione stia in un maggior coinvolgimento di autori e giornalisti nello spazio commenti. Idealmente una cosa molto bella, non fosse che diventerebbe un secondo lavoro, sui siti più frequentati. Il fatto che non tutti sappiano sfruttare la propria libertà per dire cose intelligenti è chiaro anche nella vita fuori della rete. In fondo, perché sul web dovrebbe essere diverso? Non è ormai un’estensione delle nostre vite, e dei nostri comportamenti? (sp)

Chiara Reali

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Photobombing che passione

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13 marzo 2012
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