Curiosità

Piramidi di ghiaccio contro la scomparsa dei ghiacciai

Costruite con acqua di fusione dei ghiacciai, le piramidi sono serbatoi d'acqua per l'agricoltura e l'allevamento.

Il riscaldamento globale è anche causa di una serie di eventi calamitosi, tra i quali la forte riduzione dei ghiacciai di gran parte dell'Himalaya. In quell'area del pianeta i ghiacciai sono particolarmente importante, perché fonti di acqua dolce per quasi un miliardo di persone e riserva d'acqua per i campi. Secondo l’European Geoscience Union, il 70% di quei ghiacciai potrebbe scomparire entro il 2100.

Alternative artificiali. L'ingegnere indiano Sonam Wangchuk, nato nella regione degli altopiani del nord del Ladakh (tra il Karakorum e l'Himalaya), è artefice di una iniziativa apparentemente provocatoria, che tuttavia risponde efficacemente ai nuovi bisogni d'acqua di quelle regioni del mondo. Wangchuk ha infatti iniziato la costruzione di piramidi di ghiaccio: stupe (di ghiaccio), come vengono chiamati da quelle parti i monumenti a forma di piramide destinati alla conservazione di reliquie.

Una stupa di ghiaccio coperta da "preghiere" buddiste. © 2016 Rolex Award for Enterprise /via

Le piramidi, che fungono da serbatoi d'acqua, vengono costruite utilizzando tubi che sparano in verticale acqua ottenuta dai ghiacciai durante lo scioglimento primaverile. L’acqua viene prima veicolata in aree poco esposte al Sole, così che la si possa poi ritrasformare in ghiaccio e mantenere in questo stato fino a estate inoltrata.

Una stupa di ghiaccio di piccole dimensioni, costruita in tarda primavera, si è mantenuta fino ai primi di luglio, fornendo durante il disgelo più di un milione e mezzo di litri di acqua utilizzati per irrigare varie coltivazioni.

Anche in Svizzera. Con questo progetto Wangchuk ha vinto il Rolex Award for Enterprise per l’ambiente, per l'impegno profuso in tecniche e tecnologie per l'adattamento ai cambiamenti climatici: grazie al ricavato, costruirà 20 torri alte 30 metri (10 milioni di litri d'acqua) in diverse parti della regione.

Secondo il ricercatore le torri di ghiaccio sono una soluzione economica, capace di responsabilizzare la popolazione locale, il cui costo maggiore è quello iniziale, che consiste nella posa dei tubi dal ghiacciaio al luogo in cui si vuole erigere la stupa.

L'idea di Wangchuk si sta diffondendo anche in luoghi insospettabili: per esempio, la comunità svizzera di Pontresina ha chiamato il ricercatore per costruire una torre di ghiaccio che, al momento, sarebbe proprio una curiosità e un'attrazione turistica. Un giorno, però, potrebbe diventare una fonte d’acqua, se i ghiacciai continueranno a ridursi al ritmo attuale.

29 novembre 2016 Luigi Bignami
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